NELL’INTERESSE DEL SINDACATO O DEL LAVORATORE?

Giovedì 16 marzo la commissione Lavoro ha sancito l’eliminazione dei voucher, inutile dire che questo ha scatenato un “putiferio ” per i tanti datori di lavoro che ormai ne facevano uso.
I voucher sono una forma di pagamento per il lavoro occasionale senza contratto di lavoro e chi ne fa un uso maggiore sono soprattutto i ristoratori che, a seconda, delle giornate necessitavano più personale utilizzando proprio questo metodo di pagamento.
Anche le pubbliche amministrazioni ormai erano solite farne uso.
I pareri sull’utilizzo sono da sempre discordanti, gli imprenditori sostengono che sicuramente eliminandoli non potranno comunque assumere altro personale, ed il sistema voucher eran un modo per far lavorare qualcuno in più seppur in modo occasionale.
Per altri non è il più equo modo di pagamento mentre altri affermano che eliminandoli aumenterà il lavoro nero.
Ma siamo davvero sicuri che i voucher siano così utili per l’eliminazione del lavoro nero?, Non sarebbe meglio abbassare la tassazione sul lavoro dipendente affinché gli imprenditori possano a tornare ad assumere?
Forse era meglio una volta, quando esisteva l’apprendistato e l’imprenditore finito quel contratto , se il dipendente meritava, assumeva con un contratto adeguato.
Attualmente queste nuove forme di occupazione sono solamente un precariato a vita, Il Job Acts non da garanzie alcune, Tanto lavoro c’è ancora da fare per rendere finalmente giustizia ad un mondo del lavoro che ormai sembra essere diventato il “milk cow” di un governo affamato di imposte.

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