CLAUDIO BONANTE, ELETTO SEGRETARIO DEL COMITATO 10 FEBBRAIO.

Quand’ero piccolo i miei genitori mi hanno insegnato ad essere orgoglioso di essere nato sul sacro suolo italiano.
Mi hanno trasmesso l’orgoglio verso un ideale di popolo e di nazione.
Dopo 41 anni tutti questi insegnamenti mi sembrano vani, il mondo è cambiato così drasticamente da farci perdere ogni senso delle nostre origini.
La storia, scritta dei vincitori, che ci hanno obbligato ad imparare durante i lunghi anni sui banchi di scuola ha reso i più idioti, gli altri ignoranti.
Ricordo bene le storie dei vecchi, negateci per decadi dai sapienti indottrinati e sinistramente illuminati.
Ricordo storie di coraggio ed ardore, dolore e sofferenza, storie di battaglie senza speranza combattute a filo di baionetta, storie di una passione battuta, ma mai sconfitta.
Ricordo anche fatti di sangue terribili al punto da suscitare nel ricordo dei miti e sconfitti testimoni moti di dolore e rabbia incontrollabili, fatti che quando risalivano dalle spirali della mente risuonavano come campane d’inferno.
Impossibile o quasi riuscire a trasmetterle ai posteri senza vergognarsi di appartenere alla stessa umanità che li aveva perpetrati.
E’ ora di cambiare registro, è ora di dire basta alle iniquità che ci hanno trasformato in un ammasso di banali consumatori senza cervello, è ora di dire anche la nostra verità.
Verità di uomini e donne e bambini lanciati da braccia folli in baratri profondi, consegnati all’oblio della storia dagli stessi che oggi la storia la scrivono.
Un uomo deve potersi rispettare, ogni mattina, guardandomi allo specchio vedo chi sono diventato in base alle scelte fatte.
Posto di fronte all’evidenza è stato non solo ovvio e morale, ma soprattutto giusto e corretto aderire al comitato 10 Febbraio, che si prefigge di sensibilizzare ed educare ai fatti, quei fatti, che la storia scolastica ci ha negato.
Accogliamo quindi tra noi, uomini, sopravvissuti di un’epoca di onore e rispetto Claudio Bonante segretario provinciale del Comitato 10 Febbraio.
Molti sono i suoi meriti e tuttavia per me il più importante tra questi è il suo rispetto verso la verità.

Christian Longatti

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