RAPPORTO TRA POVERTA’ ED ACCOGLIENZA

Un profugo vale la povertà di cinque italiani?
7,2 milioni di poveri, secondo “la Stampa” del 20 Aprile 2017 sono la soglia a cui siamo giunti.
Contro 5,8 Milioni di stranieri in Italia, a cui vanno aggiunti 83.245 richiedenti asilo.
Tuttavia i conti non tornano, infatti in Italia la soglia di povertà viene calcolata anche in base alla famiglai a carico, che di conseguenza viene esclusa dal calcolo essendo imputato il suo mantenimento esclusivamente a colui che si definisce capofamiglia.
possiamo fare un rapido calcolo, considerato che la media italiana è di due figli ed un coniuge, ci troviamo di fronte ad oltre 28 Milioni di poveri.
Una Notizia questa che ci fa trasalire, impossibile non vacillare di fronte a questi dati che più che ad un periodo di recessione sembrano riferirsi direttamente ad una guerra o da un qualche disastro di bibliche proporzioni.
Dei motivi che spingano chi ci comanda alla “passiva” accettazione di questa invasione non ha senso parlare, infatti è un fatto che tale comportamento non sia in alcun modo costruttivo nei confronti della nazione.
Sempre più sindaci, ormai impossibilitati a far accettare all’elettorato nuove angherie da parte dei cosiddetti rifugiati lottano per evitare le imposizioni governative che andrebbero ad insediare nel comune di sua competenza, in strutture spesso insufficienti, uno stuolo di individui per nulla raccomandabili.
Le statistiche ufficiali della polizia di stato sono a dir poco inquietanti, con un aumento vertiginoso di crimini sessuali, spaccio, e microcriminalità attribuita quasi esclusivamente a queste fantomatiche risorse.
In termini di investimenti economici sappiamo che quasi 5 miliardi di euro ogni anno sono destinati all’accoglienza, cifra che se destinata a favorire la ripresa dell’economia nazionale potrebbe senza dubbio favorire la politica delle assunzioni, rendendo la vita di moltissime famiglie più serena.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

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