ROSATELLUM, OVVERO COME OTTENERE UNA POLTRONA ED ESSERE FELICI

Il Rosatellum Bis, è stato approvato alla Camera, in attesa del voto del Senato possiamo incominciare a spiegare brevemente quali sono le caratteristiche di questa legge elettorale e valutare i motivi che hanno spinto i partiti più in vista dello stivale a votarla.

Parliamo di un sistema misto tra proporzionale e maggioritario che di fatto non da alcun vantaggio ai partiti in quanto non esiste più il premio di maggioranza ed inoltre in relazione alla sua strutturazione si predispone a sviluppare un governo di larghe intese, senza il quale nessuno riuscirebbe ad avere la benché minima possibilità di governare.
Stiamo parlando quindi di una legge che già da ora ci fa comprendere le volontà dei poteri forti, che tendono a creare uno zoccolo duro di alleanze legate non tanto da ideali quanto da promesse e poltrone, perfette per far si che nessuno alzi mai la testa di fronte alle eventuali e ovvie scelte impopolari che questo futuro governo si sta preparando a varare.
Laddove era abbastanza scontato il voto a favore del PD e di Forza Italia, ci ha fatto sorridere la coesa adesione al voto dei parlamentari di Salvini, che come un sol uomo hanno sostenuto questa legge che fino al minuto prima utilizzavano, cercando di darsi un tono, per accaparrarsi consensi verso il loro mediocre elettorato.
Interessante la posizione del Movimento 5 Stelle che, ha ostracizzato il Rosatellum su ogni canale mediatico senza ottenere il benché minimo risultato al di la delle bagarre mediatiche di Di Maio che sempre di più somigliano agli strepitii anarchici del Generale Pappalardo.
Se da un lato questa legge probabilmente garantirà la governabilità del sistema Italia durante la prossima legislatura, nei fatti per il cittadino non cambierà niente.
Non eleggeremo i nostri rappresentanti (cosa che probabilmente è un bene dato lo spessore culturale di costoro) e non potremo controllare di fatto il partito vincitore, proprio perché è una legge che non crea nessun vincitore ma appiattisce tutti alla necessità di accordi multipartitici.
Rimane ora sul tavolo un boccone molto amaro che gli elettori di alcuni partiti dovranno per forza mandare giù, La lega Salviniana che ormai con la Lega Nord non ha più nulla a che fare, ha dimostrato a tutti che ormai è solo uno dei tanti partiti in cerca di poltrone ma che nei fatti non ha ne le capacità, ne le prerogative per modificare lo status quo come vorrebbe farci credere il suo leader infelpettato.
Il Movimento 5 Stelle, che ha fatto di tutto per evitare che questa legge passasse si ritrova con le spalle al muro, bloccato tra le promesse da baraccone che hanno fatto i loro leader “carismatici” e la realtà dei fatti.
Fratelli d’Italia, malgrado la sconfitta, è l’unico partito che esce bene da questo confronto.
Giorgia Meloni infatti ha rispettato con i fatti quanto ha espresso più volte in pubblico, ed ha mantenuto una linea di coerenza che personalmente troviamo gradevole in questo periodo di traditori e lacchè.
Possiamo concludere definendo il Rosatellum come un grande minestrone, creato ad arte per strutturare un governo guidato da PD e Forza Italia, in grado probabilmente di dare al paese quel minimo di stabilità che necessita, nella speranza di tirare a campare ancora per un po’ cercando di controllare questa endemica crisi socioeconomica.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

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