APPENDINO INQUISITA, ONTA PER SALVINI

E’ di oggi la notizia che il sindaco Appendino ed il questore Angelo Sanna, nonché il dimissionario Paolo Giordana hanno ricevuto un avviso di garanzia da parte della procura concernente i fatti di Piazza San Carlo.
Quando hai addosso il fetore della morte non basta neanche il distintivo di sceriffo per salvarti, ed a quanto pare inizia la stagione dei problemi per i grillini di Torino.
Incapaci, inadeguati, incompetenti e pericolosi, aiutati ad assurgere al potere da chi è ancora più incompetente di loro, Salvini, che durante le scorse elezioni comunali con un diktat preciso impose ai suoi militanti e sostenitori di Torino di sostenere a spada tratta il movimento 5 stelle in nome del cambiamento.
I suoi sgherri allineati arrivarono a minacciare chiunque nel partito non fosse d’accordo, e quello fu l’inizio della fine della Lega Nord.
I capricci di un segretario hanno condannato a morte una città tra le più belle d’Italia, come può quest’uomo arrogarsi il diritto di parlare ancora di politica dopo quanto ha fatto?
Il cambiamento c’è stato, tale da farci rimpiangere i peggiori governi di sinistra.
Persino Fassino, confrontato all’Appendino sembra quasi uno statista d’altri tempi, e chiunque in città lo rimpiange.
Durante il ballottaggio il movimento 5 stelle vinse per un pugno di voti, proprio quei voti che l’aiuto della lega fu in grado di mettere sul tavolo.
Una scelta che ha condotto all’oblio il centro destra piemontese ed alla morte stessa della città.
Alcuni analisti sostengono che potrebbero volerci almeno dieci anni per far si che Torino possa tornare quella che era, una città viva, orgogliosa, moderna ed efficiente come da sabauda tradizione.
Ed ora che si fa?
Vediamo se le logiche del movimento che prevedevano che chiunque fosse inquisito avrebbe dovuto dimettersi sono ancora applicabili o se invece, l’attrattiva verso il potere e la poltrona hanno corrotto fin nel profondo le idee ed i valori di quelli che solo un anno e mezzo fa si scandalizzavano per qualsiasi avviso di garanzia ricevessero i loro antagonisti politici.
Si arriverà forse a delle elezioni anticipate e se ciò dovesse accadere sarebbe auspicabile che chi ha portato Torino in questo stato di prostrazione avesse il buon senso di andare a raccogliere funghi e magari trascorrere una giornata al mare, l’ideale sarebbe che emigrassero.
Ci riferiamo ovviamente alla lega di Salvini che dimostra di essere sempre di più un ridicolo spin off dei grillini, a loro asservito in tutto e per tutto a scapito di noi cittadini.
Emergano movimenti e partiti meritevoli, persone con maggior umanità e responsabilità, in grado di andare al di là delle logiche di potere, favorendo l’elettore anziché le loro terga.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

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