SALVINI RIDICOLO E RIDICOLIZZATO

In seguito alla notizia che dopo una cena formale ad Arcore a casa di Silvio Berlusconi, il centro destra italiano pare abbia siglato ufficialmente l’alleanza in vista delle prossime elezioni, un triunvirato composto da Silvio, Giorgia Meloni e salvini.
Una bella fotografia distribuita sui social network in cui i tre posano davanti ad un sontuoso albero di natale è stata considerata da molti il segno della fine delle ostilità tra forza Italia a leiga salviniana.
Niente di più falso.
Leggiamo sui quotidiani infatti che la posizione di salvini è sempre più compromessa, impoverita, inaridita. In sintesi direi una posizione ridicola.
Tutti stanno abbandonando il nazionalinfelpettato matteo, pare caduto in preda a deliri e manie di protagonismo e vendetta, si scaglia contro tutto e tutti vaneggiando ideologie che un giorno abbracciano le più estreme ali della sinistra radicale e l’altro quelle della destra più reazionaria.
Insomma nessuno ci capisce più niente, una cosa è sicura, la serietà e la coerenza non sono valori di cui può fregiarsi.
Maroni, l’ultimo dei trombati, ha capito a sue spese che per una poltrona, anche se piccola e scomoda, il salvino svenderebbe persino l’anima.
Adesso la palla passa a nonno Silvio, che sicuramente tenderà la mano al capitan sventura ma che non appena i giochi politici saranno definiti gli rifilerà un sonoro calcio nel culo, cosa che a noi ingrati causerà una somma gioia, gaudio e tripudio.
Ancora si deve far luce sui 49 milioni di euro spariti dalle casse della lega nord mentre capitan sventura era al comando, ma sappiamo che c’è chi sa ed ora che gli amici del felpetta sono sempre meno è possibile che qualche whistblower appaia e di sottecchi passi l’informazione a qualche magistrato o a qualche giornalista.
Un uomo che ha troppi forse , se e ma nell’armadio, che nascondo inevitabilmente grossi scheletri imboscati li da chissà quanto tempo.
Di professione ha fatto solo il politico, questo significa che la moralità l’ha dimenticata da tempo, come egli stesso con i suoi discorsi confusi e banali ci sottolinea ogni maledetto giorno, da quando si sveglia a quando fortunatamente si addorme.
Maledetti social, grazie a questi strumenti, mentecatti ed idioti assurgono al ruolo di padroni e tiranni.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

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