LUNGA VITA ALLE OMBRELLINE

PRIMA DI BERNIE ECCLESTON LA DONNA ERA UN CONCETTO ASTRATTO, LUI L’HA RESO REALE
In molti dicono abbia inventato la formula 1 (F1) ma noi non ci facciamo entusiasmare da queste facezie, piuttosto ci dedichiamo al piacere di rimirare giovani corpi femminili che sfilano accanto a rombanti motori, quasi senza velo e senza pudore.
Sorrisi ammiccanti e sguardi lascivi ci ricordano che il grande Circus richiama ai più bassi istinti del vile animo umano, sangue, sesso, potere, pericolo ed adrenalina.
Donne desiderose di apparire e di farsi ammirare da occhi vogliosi, prive di remore al punto di donarsi al più ricco e fortunato in grado di regalare l’agognato sogno americano.
Un sogno che a quanto pare hanno deciso di cancellare, infatti da quando Bernie ha ceduto i diritti agli americani queste dolci signorine non sono più richieste.
Il moralismo americano ha colpito ancora, dopo Weinstein anche la Formula 1 cede sotto i colpi dell’inquisizione buonista che assimila il bello al peccato.
Ma il bello è peccato, ce lo insegnano artisti e scrittori da secoli, laddove regna l’ordine, s’annida sordidamente sotto la cenere una serpe, vogliosa e lasciva, vero spirito e motore dell’umanità.
Il famoso detto: “donne e motori son gioie e dolori” non nasce per caso, sono famosi i vecchi video quando ancora la formula 1 era allo stadio larvale in cui bellissime donne si accompagnavano ai grandi astri nascenti dell’automobilismo.
Il rischio, la morte, il sesso, i soldi, antichi valori per cui si correva e moriva, come moderni gladiatori combattevano a colpi di acceleratore per ottenere l’agognato alloro, e la gloria che da esso derivava.
Ora i valori sono cambiati, più adatti a burocrati imbellettati che a guerrieri senza paura, così anche il grande circo della Formula 1 muore, lasciando solo un vuoto incolmabile nei cuori e nelle menti di chi quel circo l’ha amato e seguito per tutta la vita.
Prima erano solo macchine che correvano intorno poi è diventato un sogno, un sogno terminato, chiuso, cancellato.

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Christian Longatti
Andrea Gunetti

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