COME I SOPRANO HANNO CAMBIATO IL CONCETTO DI SERIE TV: DA TONY SOPRANO ALLA SUA FAMIGLIA, VIAGGIO ALL’INTERNO DI UNO DEI TELEFILM PIU’ INNOVATIVI ED INFLUENTI DI SEMPRE

Nel 1999 il panorama telefilmico presentava prodotti di indubbio successo. Uno su tutti Friends, il cui indice di gradimento sfociò nella produzione di ben dieci stagioni. Ma mancava ancora qualcosa in quella tv che rispettava ancora rigidamente i canoni imposti dalla morale comune. Si sentiva la necessità di una bomba in grado di esplodere con un fragore talmente potente da poterne sentire gli effetti anche a parecchi anni di distanza dalla deflagrazione. E tutto questo avvenne proprio nel 1999. Il nome impresso su questa bomba al plastico recava sopra il nome I Soprano e il canale statunitense HBO aveva in mano il detonatore in grado di farla brillare.

Mancava una serie tv che potesse liberamente parlare di tematiche delicate quali l’adulterio, la violenza e il sesso. Il tutto sapientemente correlato da una crudezza di immagini e di linguaggio che sono uno dei motivi del suo successo. In breve tempo lo spettatore, guidato dalle argute sceneggiature dell’ideatore dello show David Chase, viene guidato all’interno della routine quotidiana della famiglia Soprano. Vizi, segreti e virtù di ogni personaggio vengono sapientemente descritti con disarmante realismo. E i tabù televisivi prima rigidamente rispettati da tutti vennero spazzati via episodio dopo episodio. Tony Soprano, uno dei personaggi principali del serial tv, è un boss della mafia italo americana dalla psiche complessa e molto articolata.

Soffre di attacchi di panico che ben presto lo portano sul lettino di una psicoanalista che gli farà da confessore per tutta la durata delle sei stagioni della serie. Si definisce “un pagliaccio triste”, un personaggio con potere circondato da “collaboratori” che gli mostrano rispetto solo per il tipo di posizione che occupa.  A casa deve fare i conti con il turbolento rapporto con la moglie Carmela, connivente ma estranea alle attività del marito, i figli adolescenti Meadow e AJ e suo zio Junior che non lo considera un boss e lo contrasta in ogni modo. I Soprano è riuscito a portare nel mondo delle serie tv i tratti distintivi che prima erano prerogativa di importanti produzioni cinematografiche quali Il Padrino, Serpico, Scarface e tanti altri film importanti sul genere.

Ogni personaggio che gravita attorno alla serie è a suo modo importante per la linfa vitale dello show. Come Christopher Moltisanti, tormentato dalle sue paure e dipendenze e inadatto alla vita della mala o Tony Blundetto, cugino di Soprano e personaggio dal ruolo determinante per gli eventi finali della serie. Degni di nota sono anche l’egoista e irascibile Paulie Gualtieri e il leale Silvio Dante. Bisogna spendere anche qualche parola sulla sigla di apertura dello show che, se ben fatta, può essere importante tanto quanto la buona interpretazione degli attori protagonisti.

Un montaggio serrato ci mostra Tony Soprano alla guida, intento a fumare un sigaro. Sullo sfondo i luoghi più significativi dove si svolge l’intera trama di tutta la serie e dettaglio non da poco è l’inquadratura sulle Torri Gemelle. Quasi una sorta di profetica premonizione su quello che accadrà tre anni dopo. Il tutto accompagnato dal brano Woke Up This Morning del gruppo Alabama 3, famoso per la frase iniziale Wake up this morning, got yourself a gun. Si può parlare di effetto Soprano per tutte le serie tv recenti e che sono caratterizzate da sceneggiature brillanti quali The Shield, Sons of Anarchy, Breaking Bad, Boardwalk Empire e via via discorrendo e chi è un appassionato di telefilm sa di cosa si parla.  Ma una cosa è certa: I Soprano è una serie facile da amare e difficile da dimenticare.

 

Hank Cignatta

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