GRAVE CRISI DEL TURISMO A TORINO

In seguito ad una nostra inchiesta, emerge un quadro assolutamente fosco di quello che un tempo era il settore turistico della città di Torino.
Il forte calo di visitatori va attribuito a numerosi fattori, primo tra tutti la mancanza di un piano ben regolamentato che definisca al di la di ogni possibile dubbio le competenze e le responsabilità di fronte all’autorità giudiziaria di concernenti eventuali problemi che si potrebbero verificare durante gli eventi di catalizzazione turistica.
In seguito ai gravi fatti di Piazza San Carlo del 3 Giugno 2017 che portarono a un totale di 1527 feriti e una donna morta per schiacciamento dopo dodici giorni di agonia.
L’amministrazione, sembra non essere stata in grado di ridefinire delle linee guida funzionali a ridefinire pragmaticamente i regolamenti comunali in tema di eventi, e i puerili tentativi di risolvere i problemi di ordine pubblico si sono tramutati in dogmi eccessivamente rigidi e seriosi anche per la città sabauda per eccellenza.
I luoghi della movida torinese, teatro di scontri accesissimi tra forze dell’ordine ed antagonisti hanno ulteriormente inasprito quelle regole che già ai torinesi stavano piuttosto strette.
Si può quasi assistere, passeggiando la sera a torino ad un coprifuoco che di fatto rende la nostra città decisamente inadeguata a competere con le città europee sue dirette competitor e che causa una emorragia continua di visitatori.
Questo lento dissanguamento colpisce negativamente gli indotti alberghiero e dell’intrattenimento che tuttavia sono i primi a dover pagare lo scotto delle scelte infelici di questa amministrazione approssimativa e facilona.
Leggi che peraltro impediscono una diversificazione delle offerte e dei servizi, appianando inverosimilmente ogni differenza ed impedendo a nuove idee commerciali di emergere e prosperare.
Ci chiediamo come sia possibile non comprendere che l’offerta Torinese, sempre attenta alla sua clientela ed al suo benessere, sia stratificata a vari livelli, targhettizzati in base alla propensione alla spesa ed ai gusti individuali.
Queste politiche, se da un lato mettono parzialmente al sicuro l’amministrazione dalle giuste indagini della magistratura, dall’altro stanno distruggendo una città che mai avrebbe pensato di ritrovarsi in questa paradossale ed aberrante situazione.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

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