JAKE LAMOTTA, IL DEVASTANTE TORO DEL BRONX

Ottenne la corona mondiale dei pesi medi nel 1949 a Detroit, battendo il pugile francese e campione in carica Marcel Cerdan. Nonostante una slogatura ad un braccio il boxeur d’oltralpe resistette per nove round per poi abbandonare prima dell’inizio del decimo. In seguito all’improvvisa morte di Cerdan, scomparso in seguito ad un incidente aereo avvenuto al largo delle Azzorre, ebbe modo di incontrare e difendere il titolo contro il pugile triestino Tiberio Mitri.

Fu il primo pugile a sconfiggere Sugar Ray Robinson, con il quale ebbe modo di creare una delle rivalità sportive più belle della storia della boxe che raggiunse il suo apice nel violento incontro passato alla storia come Massacro di San Valentino.  LaMotta perse il match, venendo investito da un vero e proprio fuoco di fila incessante che ridusse il campione italoamericano ad una maschera di sangue.

Nel 1960 passò alla storia quando, chiamato a testimoniare alla sottocommissione del Senato Americano a proposito dell’influenza della malavita nel mondo della boxe, ammise di aver perso il match contro Fox nel 1947 su pressione della mafia per avere la possibilità di sfidare per il titolo il campione in carica di allora, Cerdan.

Personaggio dal carattere impulsivo e sanguigno, al termine della sua carriera acquistò alcuni bar dove si riciclò come attore di palcoscenico per gli spettacoli nei suoi locali. La sua vita è stata descritta in una autobiografia intitolata Toro Scatenato, dalla quale venne tratto nel 1980 l’omonimo capolavoro di Martin Scorsese con Robert De Niro in stato di grazia nei panni di LaMotta.

Il Toro Del Bronx morì nel 2017 a 96 anni a causa delle complicanze di una polmonite, consegnando la sua figura ai fasti della leggenda della boxe.

 

Hank Cignatta

 

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