IL GATTO, IL POLLO ED IL MINISTRO CATTIVO.

Oggi scriveremo di fatti sordidi che si verificano in torino, prima sede dell’Ingrato e bellissima cittadina.

Quale divertimento ed ilarità ci suscita il vedere un Consigliere comunale, al secolo Fabrizio Ricca (a cui diamo il beneficio delle iniziali maiuscole poiché riteniamo possa redimersi), cercare di dilettare il suo padrone salvini omaggiandolo con una mozione di revoca della cittadinanza onoraria a Saviano.
D’altronde non ci sono questioni più importanti di cui occuparsi a Torino, anche solo la condizione delle strade è tale da rappresentare un pericolo per gli abitanti, eppure i salviniani preferiscono occuparsi di sterili polemiche contro Saviano, il nemico di salvini, che dall’alto del suo scranno dorato abbatte la sua ira contro i suoi detrattori.

Tutto il potere che ha acquisito ha dunque per costui esclusivamente una funzione di barbarie, di vendetta, di volgare rivalsa.
Ed il terrore che egli provoca nelle menti e nei cuori dei suoi schiavi è tale da renderli unicamente  desiderosi di accontentare le sue volontà, avulsi dalle reali problematiche locali, inconsapevoli dei problemi della società, cerebellarmente impauriti al punto di non rendersi conto di essere ormai estromessi di fatto dalla reale cerchia salviniana e desiderosi unicamente di presentare al potente padrone, con una severa genuflessione, i loro omaggi.
alleati a Roma e nemici in città? Ma chi volete prendere in giro?
Incapaci di articolare una politica sensata a livello locale a causa degli accordi romani del loro padrone.
Salvini è solo un manichino mediatico dietro al quale si attaccano come zecche individui discutibili desiderosi solo di poltrona e danaro, pronti a sacrificare tutto e tutti sull’altare del potere.
Un movimento non è solo fatto del suo leader che, per quanto discutibile, può anche avere qualche idea carina (anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno), elettori e sostenitori salviniani, guardate i nomi delle persone che ha portato con se’ a Roma, dei suoi più convinti sostenitori, cercatene i peccati, sono pubblici.
Peccati gravi, che renderebbero indegno della vita pubblica chiunque li abbia compiuti.
Informatevi e riflettete.

Anche la terza carica dello stato, Roberto Fico, si è schierato contro salvini, sostenendo che chiunque abbia il coraggio di opporsi alla barbarie della malavita abbia il diritto ad una scorta.

Vedete, per citare un politico che avrebbe potuto fare la differenza, “il valore di un individuo si misura dalle battaglie che combatte” ed un Ministro che usa il suo potere contro un privato cittadino, anche se egli è un suo avversario, lo rende inadeguato alla carica che ricopre.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

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