I QUEENSRŸCHE, QUANDO L’HEAVY METAL MISE I PUNTINI SULLA Ÿ

E’ vero: viviamo in un periodo in cui la cultura musicale è un inutile orpello in un oceano fatto di futilità che tendono a dare importanza a cose che lasciano davvero il tempo che trovano. Ecco perché i Queensryche sono un gruppo che ha portato l’heavy metal ad un qualcosa di sublime, elevandolo ad un concetto ben più ampio che ha preso il nome di progressive metal.

La storia del gruppo si snoda all’inizio degli anni Ottanta, nel pieno del boom dell’hairy metal. Sono stati tra i più importanti testimoni dell’esplosione di quel fenomeno caratterizzato da band di capelloni, vestiti con abiti decisamente vistosi e sopra le righe e ne sono stati tra gli esponenti più importanti dal punto di vista tecnico ed innovativo.

Quando diedero alle stampe nel 1988 il loro terzo album intitolato Operation: Mindcrime crearono qualcosa di mai visto prima. E’ un concept album, ovvero tutti i brani hanno la finalità di dare un loro significato che ruota attorno ad un tema preciso. Fu il primo disco di questo genere all’interno del progressive metal, di cui i Queensryche sono i massimi rappresentanti assieme ai Symphony X e Fates Warning e che negli ultimi anni ha visto i suoi eredi naturali nei Dream Theater.

A differenza di molte band hair metal che hanno perso il loro appeal sul pubblico in seguito alla diffusione e al successo del grunge (sottogenere nato a Seattle, stessa città di origine della band di Geoff Tate e soci), i Queensryche sono sopravvissuti alla prova del tempo, riuscendo a mantenere viva la propria fama tra i propri fan anche quando l’industria discografica era proiettata a fare guadagni facili con il nuovo sottogenere dalle uova d’oro del rock.

A differenza di molti gruppi del periodo, i Queensryche presentano diversi elementi che li rendono apprezzati da un gruppo di appassionati in grado di apprezzare la fine capacità tecnica dei componenti della band e la complessità dei testi delle canzoni del gruppo. Ciò li rende quindi una specie di gruppo di nicchia, ma nell’accezione più positiva del termine.

Il timbro vocale versatile del cantante storico della band Geoff Tate (che ha lasciato la band nel 2012 per dedicarsi al altri progetti) si adatta alla perfezione alle sonorità dei Queensryche, che incarnano una delle parti più artistiche e culturalmente complesse dell’heavy metal.

 

Hank Cignatta 

Un pensiero riguardo “I QUEENSRŸCHE, QUANDO L’HEAVY METAL MISE I PUNTINI SULLA Ÿ

  • 3 Luglio 2018 in 9:41 pm
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    Tutto interessante, l’unica cosa che chiedo anche se fuori tema è… perchè quasi tutti i giornalisti continuano a scrivere la “E'” maiuscola con l’apostrofo quando con facilità; tenendo premuto Alt e contemporaneamente digitare 0200 con il tastierino numerico si ottiene la È maiuscola con accento. Ciao Hank.

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