LO SPREAD, GIUSTIFICATO STRUMENTO DI PRESSIONE

Stiamo assistendo in questi giorni ad una progressiva perdita di credibilità politica del nostro ambiguo governo nei confronti dei partner europei e globali.
Questa è la conseguenza del pressappochismo ampiamente dimostrato in qualsiasi tematica da loro trattata.
Bravissimi a fare promesse ed assolutamente inadeguati nel realizzare qualsivoglia soluzione pratica.
Talmente inadeguati da non essere neppure in grado di mantenere le loro altisonanti promesse elettorali, promesse come il reddito di cittadinanza, trasformatosi in una copia malconcepita del sistema assistenzialista tedesco.
O come la Flat Tax che sta assumendo toni sempre più smorzati e che potrebbe essere applicata a circa 6 milioni di Italiani, ben poca cosa non credete?
E’ di oggi la notizia che Luigi Di Maio abbia affermato in una intervista che il loro obiettivo è far si che la manovra di governo non sia accettata dalla UE.
Una affermazione talmente grave da smuovere addirittura il suo padrone (salvini n.d.r.)  che ha prontamente ritrattato.
Questo spiraglio apertosi tra i fumosi disegni del governo pentasalviniano ci consente di farci una idea più che precisa dei rischi che corriamo in quanto nazione se costoro riusciranno nella loro infame impresa.
L’obiettivo è da sempre quello di andare ad elezioni il prima possibile, prima che gli italiani si rendano conto dei danni che stanno causando al paese.
Sfruttando l’onda dell’indignazione populista cercheranno di vincere nuovamente le elezioni per poi aggredire l’Europa distruggendola.
Con grande soddisfazione di USA e Russia, grandi amiche di questo governo e che sicuramente hanno fatto una serie di promesse a questi politucoli creduloni e che sono ben contente di eliminare dallo scacchiere internazionale un competitor così blasonato come l’Unione Europea.
L’Europa è infatti percepita dagli investitori internazionali come un gentleman alla vecchia maniera, un po’ snob forse, ma sicuramente il partner giusto per fare business.
Compito dell’Italia è fare il Giuda, o il Bruto, insomma il tagliagole della situazione, che per trenta monete si vende volentieri a cani e porci.
In un gentlemen agreement com’è ovvio i reciproci interessi sono di per se sufficienti a mantenere una disciplina, tuttavia l’Europa ha un’arma in più, lo SPREAD.
Un indice finanziario che definisce la differenza di rendimento tra due titoli di stato e che di fatto è uno strumento politico per rintuzzare con britannico aplomb i partner più svogliati e fannulloni.
Ben venga dunque, è giusto che una nazione indegna della sua parola subisca le ire dei suoi soci in affari, forse voi non andate dall’avvocato quando non vi pagano? o peggio quando vi truffano?.
Siamo diventati lo zimbello del mondo, da settima potenza mondiale a killer prezzolati di pace ed unità, valori per cui moltitudini d’uomini sono caduti e che noi ora calpestiamo come fossero inutile spazzatura.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »