IL COLONIALE, IL SIGARO FINE CHE NON IMPEGNA

Come detto già detto nel corso di altre recensioni, è innegabile il ritorno in auge del sigaro e il fascino della scoperta del fumo lento. Questa affascinante realtà interessa un numero sempre maggiore di persone in quanto rappresenta l’essenza stessa della tranquillità, un modo interessante per dedicarsi del tempo di maggior livello qualitativo che coniuga arte e tradizione.

Innegabile è quindi il ruolo istituzionale che il Toscano ricopre nell’immaginario del sigaro italiano per eccellenza, ma nuove ed interessanti realtà in questi anni si sono affacciate sul mercato, riuscendo talvolta a fare breccia anche tra i fumatori più esigenti e dalla consolidata esperienza.

Tra questi vi è senz’altro il Coloniale, prodotto in grado di attirare l’attenzione fin dall’involucro che contiene i sigari. La confezione di colore chiaro, simile al beige (detto appunto coloniale) e la grafica del nome è stampata in stile futurista con l’effige di un uomo che indossa un copricapo coloniale è un chiaro richiamo alle terre caraibiche dove questo sigaro viene prodotto a mano ( nella Repubblica Dominicana, per l’esattezza).

Realizzato con una fascia di Tabacco 1900 dominicano e un sottofascia di Tabacco Sumatra, è composto da un ripieno Criollo 98, una varietà ibrida sviluppata per essere resistente agli agenti esterni. Realizzata a Cuba, questa tipologia di tabacco ha sostituito quello tradizionale che risultava avere più criticità sotto questo aspetto.

Al tatto il sigaro si presenta compatto, abbastanza riempito e di colore abbastanza scuro. Alla prova olfattiva si avverte un profumo di tabacco dal sentore decisamente morbido che non aggredisce l’olfatto. Nel corso della degustazione il tono del Coloniale sprigiona, almeno nelle fasi iniziali, una leggera nota piccante per poi attestarsi verso un piglio assai gradevole e per niente robusto che si fa fumare con trasporto fino alla fine. Da segnalare anche la qualità della cenere, caratterizzata da un bianco corposo, compatta ma più friabile rispetto ai sigari del suo stesso segmento.

In definitiva questo è un prodotto capace di offrire un buon rapporto qualità/ prezzo, candidandosi tranquillamente per poter diventare una piacevole compagnia per affrontare la settimana, celebrare l’arrivo del fine settimana o per meglio sopravvivere alle imminenti festività con quello stile che non impegna.

Hank Cignatta

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