LA STORIA SORDIDA DEL RATTO INCASTRATO E DEI POLITICI POLTRONARI

Quando la notizia della settimana è quella di un grasso topo rimasto incastrato in un tombino non possiamo che iniziare ad autoflagellarci.
Si palesa l’immediata necessità di una radicale e globale punizione che possa quantomeno diluire questo senso di assurdo e di paradosso, questa cosmica iniquità, questa bassezza intellettuale e morale, in sintesi questa schifosa umanità.

Il topo in questione era un esemplare grassoccio e stupido che nel tentativo di uscire dalle fogne è rimasto incastrato in un tombino, fortunatamente per lui sono intervenuti alcuni vigili del fuoco che sono riusciti a liberarlo.

Una storia che ci ricorda molto da vicino i fatti che coinvolgono il tristerrimo salvini ed i suoi amichetti grullini.
L’uno infatti (salvini n.d.r.) era incastrato tra le grinfie della magistratura che finalmente aveva trovato un modo poco imbarazzante per ingabbiarlo, gli altri (i grullini n.d.r.) tutti affaccendati per salvarlo con le loro fumose e ridicole piattaforme social antidemocratiche.
Un vero peccato associare il nostro amico topo ed i professionalissimi vigili del fuoco a gentaglia come quella sopraelencata, ma le storie si assomigliano troppo per non suscitare in noi quell’ironia che ormai è l’unica emozione a salvarci da questo bailame tragicomico fatto di minchiate sparate a raffica dai canali social a beneficio di genti la cui logica assegnazione sociale dovrebbe essere esclusivamente quella dell’oblio.

Obliamo queste informi masse gentiste, allontaniamole dalle urne, ormai sporche come e peggio delle turche (i cessi n.d.r.) di Caracas.
La democrazia 2.0 di Facebook e salvini ha prodotto un risultato sconvolgente, abbiamo ora una minoranza di idioti che decide per una maggioranza di disgustati e disillusi che ormai non si recano neppure più a votare.
Lo dimostrano i dati delle elezioni, in Sardegna ad esempio solo la metà degli aventi diritto ha votato e di questi la metà (il 25% circa) ha deciso per la totalità del paese la Vittorio di Solinas, sostenuto dal centrodestra.
E’ necessario però ragionare sulle reali percentuali dei vari movimenti politici:

La lega ha solo il 12% che però è di fatto il 6% sulla totalità degli aventi diritto.
Il PD il 13% poco più del 6,5 in realtà.
I grullini a picco prendono solo l’11% che si trasforma in un 5,5% scarso.

Percentuali così ridicole che c’è da chiedersi se la democrazia in cui siamo imbrigliati altro non sia che una dittatura degli idioti.
Risulta a tutti evidente che la maggioranza della nazione attenda da tempo un movimento politico in grado di catalizzare l’interesse più spiccatamente pratico e funzionale della maggior parte degli italiani, traghettando finalmente l’Italia verso lidi di progresso e di benessere ormai cancellati da questi mentecatti poltronari che ci governano da troppo tempo.
Un sogno probabilmente irrealizzabile che ci suggerisce la possibilità di forzare la mano alla storia evitando, attraverso un restyling del sistema elettorale, che l’idiozia possa dilagare negli alvei della politica.
A ben guardare questo metodo porterebbe finalmente al potere individui colti e fortemente motivati a perseguire il progresso ed il benessere del paese, au contraire, attualmente dilagano i lanzichenecchi.

Christian Longatti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »