ONORE A ROBERTO BRESSAN: IL PORTIERE DEI RECORD

La storia che andremo a raccontare oggi accende i riflettori su un magnifico atleta. Egli è diventato grande non tanto per il prestigio ottenuto nei campionati in cui ha giocato, ma per altri motivi, che in fin dei conti sono anche più importanti. Cerchiamo di scoprirli insieme.

Chi è Roberto Bressan?

Roberto è un ragazzo torinese di 27 anni che ha giocato un’intera vita nel calcio amatoriale. Fin qui nulla di eclatante, però il bello deve ancora venire.

Gli Insuperabili (fonte immagine: sito web degli Insuperabili

Il giovane portiere ha militato in varie squadre e da 6 anni gioca con gli Insuperabili (una squadra che promuove il calcio disabile). Roberto è il capitano del suo team e ogni giorno sprona i suoi compagni a dare il meglio al fine di dimostrare che, nonostante le varie difficoltà fisiche, è possibile raggiungere traguardi importanti. La squadra ha vinto moltissime partite, e in questo caso è bene citare una finale di un importantissimo torneo vinto (dagli Insuperabili) contro il Liverpool. La squadra capitanata da Roberto riesce ad arrivare ai rigori dove poi arriveranno addirittura a vincere grazie alle super parate del noto atleta.

Cos’è che rende veramente straordinario Roberto?

Ora che abbiamo appreso una parte delle vicende, è bene andare avanti e parlare del cuore della storia di Roberto, in modo tale da capire la straordinarietà di questa persona. Il ragazzo torinese ha subito nel corso della sua infanzia atti di bullismo, e un fatto in particolare l’ha segnato a vita: un giorno, quando aveva 10 anni, si allenò al parco; sfortunatamente fu preso di mira da alcuni ragazzi (di 15 e 16 anni) che l’hanno offeso pesantemente rimarcando il suo status di disabilità. Questa vicenda ha segnato profondamente Roberto, e da lì ha deciso di dimostrare a tutti che lui poteva realizzare grandi cose, quindi ha cominciato a giocare con una certa costanza a calcio (in modo tale da affinare le proprie potenzialità).

Disabile a chi?

 

Nel 2011 inizia una fase rosea per Roberto Bressan: egli ha cominciato a disputare almeno una partita al giorno, e proprio nella giornata di sabato (16 marzo 2019) ha totalizzato la bellezza di 4000 partite in meno di 8 anni. Roberto ha sempre cercato di dimostrare che non ha nulla in meno rispetto agli altri. Proprio per questo ha deciso di militare anche con altre squadre (per giocare quante più partite possibili). Ebbene, in appena 12 anni ha vinto 36 volte il premio di miglior portiere (di cui ben 30 volte nei campionati per persone non affette da disabilità).

Amicizia

Roberto e Christian

Roberto ha la fortuna di avere una squadra molto affiatata, e inutile dire che, ha stretto amicizia con tutti. Ciononostante è bene sottolineare la sua strettissima amicizia con Christian (attaccante degli Insuperabili). Essi hanno passato moltissimi momenti insieme, belli e meno belli (come gli infortuni), però tutto questo ha permesso a loro di forgiare un legame indissolubile che non andrà mai via.

Roberto Bressan e gli Insuperabili accendono una luce di speranza

La storia che abbiamo raccontato è molto bella e pone le basi per una riflessione: il mondo del calcio (quello professionista soprattutto) sta subendo una pesante trasformazione. I calciatori non pensano più solamente a giocare e ad allenarsi (grazie all’avvento degli ingenti flussi monetari che circolano in questo sport), quindi è bene dire che in questi ultimi anni, tutto ciò sta plasmando molto il concetto di sport (dato che ora i giocatori sono atleti e influencer). Roberto e gli Insuperabili (con la loro tenacia) stanno accendendo un riflettore verso il vero calcio, fatto prevalentemente di allenamenti, sani principi, passione, sacrificio ed altro; e noi de “L’ Ingrato” siamo lieti di averne parlato.

 

Cosa ne pensi di questa storia? Lasciaci un commento e non dimenticare di appoggiarci mettendo un Like alle pagine “L’ Ingrato” e “L’ Ingrato sul Territorio”.

Marco Galletti

 

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