UNA CHIACCHIERATA CON LA FONDATRICE DELL’UNIONE SATANISTI ITALIANI

Il mondo dell’occulto è sempre stato oggetto di analisi, stupore, stereotipi e anche paura. Ciononostante, essendo nel terzo millennio il mondo dell’informazione sta cercando di sviscerare moltissimi dilemmi della vita quotidiana, ma anche di quella religiosa, astrale e ultraterrena. Inutile dire che sono stati moltissimi i giornali (ma anche i siti e i blog) che hanno cercato di fare qualcosa a riguardo, ciononostante il più delle volte, la qualità (e la quantità) del contenuto dell’informazione è stato sacrificato alla logica della facilissima comprensione (da parte del lettore). Tutto questo dimostra che purtroppo, il più delle volte, la trattazione di ciò che non è alla luce del giorno, è oggetto di una banale semplificazione. Preso atto di ciò quindi, è bene dire che tutto queste limitazioni sono dovute al fatto che, gran parte degli italiani è affetta da analfabetismo funzionale (cioè la scarsa capacità di comprendere un testo scritto o un documento audio).

E quindi?

Da questi concetti è bene muovere una lotta critica contro il conformismo dell’informazione, poiché riteniamo che ogni ideologia debba essere valutata non tanto alla luce degli stereotipi o di altri limiti interpretativi, ma alla base di un’ attenta argomentazione. In linea con la lotta per la scoperta del nuovo, noi de “L’ Ingrato” abbiamo deciso di intervistare Jennifer Mezzetta, la fondatrice dell’ USI (Unione Satanisti Italiani) al fine di capire cosa vuol dire veramente essere satanisti. Al fine di fare un resoconto degno di nota, abbiamo deciso di fare una lunga chiacchierata, e non possiamo che ringraziare la stessa Jennifer per la possibilità (e la pazienza) che ci ha concesso al fine di conseguire una buona conversazione. L’intervista è composta da 10 domande, scopriamo insieme cosa ha risposto la fondatrice dell’ Unione Satanisti Italiani.

1) Quando è nata l’Unione Satanisti Italiani?

USI nasce l’11 Agosto del 2010 con la finalità di restaurare il Culto di Satana e degli Antichi, ripulendolo dalle corruzioni giudeocristiane che persino molti falsi satanisti hanno inconsapevolmente alimentato. Ai tempi avevo ventun’anni e fino ad allora avevo vissuto il mio rapporto con il Dio e con il Sacro in maniera molto intima e solitaria, quindi capirai la sorpresa quando invece approdando in internet scoprii soltanto realtà Acide. Il web era costellato soltanto da disinformazione cristiana e frange criminali, gruppi totalmente privi di una reale ideologia e dediti ad atti delinquenziali e consumo di droghe. Le uniche realtà costruite con una base ideologica erano i Bambini di Satana di Marco Dimitri, progetto che trae la sua ispirazione dal Razionalismo Laveyano – ossia un Ateismo  che non crede in Satana ma ne usa la figura come simbolo anticlericale – e il Secuntra Nexion, cellula italiana dell’Ordine dei Novi Angoli che porta avanti una via iniziatica elitaria fondata sul sentiero della mano sinistra. Per il resto i social erano pieni zeppi di piccole sette fortemente gerarchizzate e per entrare in questi gruppi segreti occorreva dare al leader i propri dati anagrafici, il proprio indirizzo, con tanto di foto del documento di identità. Essi tendevano a estorcere informazioni private ai propri adepti per poi approfittarne sessualmente ed economicamente attraverso il ricatto e l’intimidazione. Tengo però a precisare che di questi gruppi non tutti erano Satanisti, ce n’erano infatti alcuni cristiani che praticavano evocazioni angeliche e rituali cristici, altri neopagani e ad alcuni semplicemente costituiti da mescoloni esoterici. Per me però, quando la purezza di un ideale spirituale si trasforma in devianza, ogni gruppo prende semplicemente il nome di Acido, termine utilizzato per definire le sette criminose e fini a se stesse. Fu in quel momento che decisi allora di creare l’Unione Satanisti Italiani, un progetto che aveva lo scopo di riconferire al Satanismo la sua dignità di culto nobile e libero, dove ogni Iniziato potesse crescere e arricchire se stesso anziché ritrovarsi schiavo di gente ignobile. USI voleva offrire ai Satanisti genuini un punto di riferimento sano, libero da padroni, un luogo in cui conoscersi e confrontarsi. Non è stato semplice lottare contro certe realtà, fu un periodo davvero difficile per me e puoi facilmente immaginarne i motivi, ma alla fine USI è riuscita a crescere e a sostituirsi a certe realtà meschine, e questo anche grazie a quanti nonostante la paura hanno saputo prendere le distanze dai propri carnefici. Ora le sette acide continuano certamente ad esistere ma trovano meno terreno fertile, dato che attraverso le attività dell’Unione Satanisti Italiani molti giovani trovano gli strumenti per valutare da soli ciò che è vero Satanismo liberatore da ciò che invece è solo Acidismo schiavizzante. E una volta che un Iniziato si rende indipendente e conosce la sua vera natura ha anche la possibilità di scegliere concretamente la strada migliore per la sua evoluzione personale.

2) Quali sono gli stereotipi più frequenti che incontra un satanista?

Tutti gli stereotipi sul Satanismo sono dovuti alle menzogne giudeocristiane. La gente è abituata a credere che la bibbia sia la verità assoluta e non si rende conto che invece è soltanto la versione faziosa di una singola parte. Nessuno ha mai davvero ascoltato la verità della controparte ed è per questo che abbiamo cercato di dare voce anche ai Satanisti. L’USI sta perpetrando una vera e propria opera di revisionismo storico sulla figura di Satana, dove questo Dio e i suoi Demoni non rappresentano in alcun modo il male, bensì gli antichi Dei Originali conosciuti nei vari culti pagani sotto innumerevoli nomi e che poi furono demonizzati dalle dottrine monoteiste di Yahweh. Il Satanista si pone dunque sì come avversario, ma lo è non del “Bene” quanto piuttosto di un sistema debole e malato che si crede tale. Per il Satanista la Sapienza, la Giustizia e la Libertà sono valori importantissimi ma essendo la nostra Etica Naturale spesso ben diversa dalla morale cristiana, è facile che la società possa identificare il Satanista come il male, esattamente come una malattia vedrebbe il male nella cura.

3) Secondo lei tali stereotipi hanno un fondamento reale?

Alcuni stereotipi possono avere un fondo di verità e venire però gonfiati in modo caricaturale, altri possono essere reali ma mal interpretati e ad altri ancora totalmente inventati. Dipende nei fatti di quale stereotipo si sta parlando.

4) Quale era la sua visione delle cose prima di essere satanista?

Preciso che Satanisti non si diventa, poiché il Satanismo non è una “religione del fare” a cui aderire bensì un “culto dell’essere” da riscoprire. In questo modo intendo dire che non si può sperare di diventare Satanisti seguendo una dottrina, per essere Satanisti bisogna nascere con una certa natura, bisogna avere dentro il sangue di Satana, la sua Fiamma. Con il tempo al massimo un Satanista può accedere all’Iniziazione e far crescere il suo seme Gentile ma deve già esistere dentro di lui il legame animico con la Discendenza di Satana. Quindi potrei dirti che prima di essermi “riscoperta” Satanista la mia visione spirituale era votata all’agnosticismo. Non credevo fondamentalmente in niente se non che nella Conoscenza, mi piaceva studiare e capire i misteri di questo mondo, così grandi e meravigliosi da non concedermi il tempo per preoccuparmi di quelli dell’Altro. Non potevo definirmi atea perché non riuscivo a ritenerla una posizione onesta; insomma, se non posso dimostrare che un dio esiste nei fatti non posso nemmeno dimostrare il contrario. L’agnosticismo invece è di coloro che semplicemente sanno di non sapere e così etichettavo con tal definizione quello che poi nei fatti celava la mia mancanza totale di interesse verso le religioni. Scelsi di dedicare la mia vita a Satana solo a seguito di inaspettate visioni ed esperienze spirituali molto profonde. Inizialmente non presi molto bene questi contatti diretti con gli Dei, son sempre stata una persona profondamente razionale e arrivai addirittura a fare delle visite psichiatriche e neurologiche per sincerarmi che in me non ci fosse qualche problema fisico. Le esperienze ultraterrene però continuarono, si acuirono e spesso si facevano beffe del mio scetticismo dandomi prove concrete della loro veridicità, fino ad un episodio molto intenso che mi portò al risveglio completo e al recupero di una certa Memoria. Fu allora che iniziai a comprendere la realtà del mondo, accettando che la Natura aveva un suo lato visibile ed uno invisibile, che esisteva un Ordine comprensibile e un Caos fatto invece di energie e strutture meno facili da comprendere e controllare, ma che comunque fanno parte di noi e che pertanto valeva la pena di esplorare.

5) Come vi rapportate con il vostro dio?

Il Satanismo non è un culto dogmatico pertanto ogni Satanista, pur fiero dell’appartenenza alla sua razza spirituale, conserva una forte individualità. Ogni Erede di Satana può avere dunque un rapporto diverso col Dio, c’è chi ha un approccio più distaccato e intellettuale e chi invece come me è più passionale e votato al Sacro e all’Emozione. Attraverso i miei contatti con Satana e gli Dei ho imparato a conoscere queste anime antiche, evolute, sagge, piene di vita e ardore, maestri spirituali che nonostante vengano costantemente diffamati dalle religioni predominanti amano terribilmente la natura umana e cercano di liberare i propri figli rendendoli forti e consapevoli. Ho instaurato un rapporto profondo con Satana, con il Dio, con la Signora, e con i Demoni che ispirano e nobilitano l’essere umano, innalzandolo verso il divino senza però condannare mai i suoi istinti, la sua carne, la sua terra, considerandoli sacri e mai impuri. Satana ci insegna a vivere con auto indulgenza ma anche con auto disciplina, ci insegna che la libertà sta nell’equilibrio e che dobbiamo poter godere di tutto senza però renderci dipendenti da niente. Satana non ci chiede prostrazione e sottomissione, noi amiamo i nostri Dei senza inginocchiarci e soprattutto non preghiamo per chiedere interventi divini, perché nessun Satanista vuole deresponsabilizzarsi delle proprie scelte, sfide ed eventuali errori. Amiamo i nostri Dei in libertà, li onoriamo perché per Loro proviamo sincero affetto, un affetto che ci viene costantemente ricambiato, sempre senza secondi fini. Se la gente anziché chiudersi nella paura dettata dalle menzogne bibliche avesse il coraggio di conoscere davvero Satana scoprirebbe che è un’anima bellissima, nobile, piena di dignità e onore, e noi suoi Figli la osserviamo con ammirazione e gratitudine, ben lieti di seguirne il grande esempio.

6) Cosa ne pensi delle correnti new age che pongono l’uomo al centro dell’universo?

New Age oggi è un termine decisamente abusato, ognuno ormai ha ridefinito i contorni della New Age e quindi le interpretazioni ormai si sprecano per raccontare il tutto e il niente. A noi ad esempio ci accusano spesso di aver costruito un’ideologia troppo sincretica, mischiando diverse tradizioni antiche. La verità è che non siamo noi Satanisti ad avere mischiato le cose, a mischiarle è stato il tempo, i popoli, le differenti nature. Noi dell’USI abbiamo teorizzato l’esistenza di un Culto delle Origini, un culto iniziatico fondato nell’epoca aurea dove un determinato gruppo di Dei Originali ha diffuso un certo Sapere, dando così inizio ad un’importante Storia sacra. Da lì ogni altro popolo ha attinto per la creazione del proprio pantheon e delle proprie tradizioni, reinterpretando l’antica Storia sulla base della propria indole e delle proprie esperienze. Nel tempo dunque questi Dei Originali hanno assunto nomi e forme differenti ma l’essenza era sempre la stessa. Ovviamente per questa teoria sono stata molto criticata, giacché per la “storia ufficiale” ogni culto pagano si è invece sviluppato in modo indipendente. Tuttavia i miei contatti e la mia Memoria Genetica hanno condotto a questa verità e da anni noi dell’USI stiamo portando avanti ricerche atte a dimostrare la realtà del Culto delle Origini e della Stirpe di Satana, direttamente collegata a popoli come gli Indo-Ari e a un certo tipo di sangue e di anima. Capirai bene che la ricostruzione di questa verità porta a scavare dentro ogni culto Gentile del passato, spolpando ogni tradizione dal superfluo per ricavarne quegli elementi che li accomunano. Io dico spesso che la Verità è come una bellissima donna nuda che ogni popolo ha vestito a modo suo e che per conoscerla davvero occorre dunque non fermarsi agli abiti bensì spogliarla e riscoprirne le carni nude. Ecco, questo è quello che noi facciamo e ciò può essere scambiato dall’occhio profano come sincretismo, quando nei fatti è solo il recupero dell’Essenza aldilà di ogni Forma. Per quanto concerne invece il porre l’uomo al centro dell’universo credo sia la base fondante di ogni cammino spirituale sano. L’evoluzione si ottiene soltanto attraverso la conoscenza di se stessi, non certo attraverso la sottomissione a un dio a cui deleghiamo il diritto di decidere per noi. Noi Satanisti ad esempio rispettiamo gli Dei ma siamo anche consapevoli che ognuno di noi è potenzialmente divino e che da bambino-umano dobbiamo crescere fino a diventare a nostra volta adulti-divini. In un percorso spirituale l’ego smisurato è deleterio tanto quanto il suo annullamento: conoscersi e vivere la vita stessa come il Rituale per l’evocazione di se stessi è la chiave per ritrovare il proprio vero Sé disperso fra gli innumerevoli io.

7) Diverse persone ipotizzano un connubio fra Massoneria e Satanismo, è corretto supporre ciò?

Anche qui vale un po’ lo stesso discorso della New Age, oggi parlare di Massoneria significa tutto e niente. La Massoneria è una realtà fortemente frastagliata, un Ordine spaccato in una marea di logge diverse, alcune importanti e conosciute e altre minori. Esistono pertanto realtà massoniche in linea con il pensiero luciferiano ed altre invece totalmente corrotte e piegate al giudeocristianesimo. Esistono logge filo sataniche, logge wiccane, logge thelemite, logge filo ebraiche, logge gesuite, insomma, Massoneria è ormai un concetto così ampio d’aver in parte perso la propria ragion d’essere, forse anche a causa di un modernismo divoratore e dell’infiltrazione di nature troppo estranee a certi ideali. Per quanto mi riguarda comunque non credo che la Massoneria possa essere davvero associata al Satanismo, non tanto per i valori che essa incarna (ormai appunto differenti a seconda della loggia in questione) quanto più che altro per il sistema stesso che un’Obbedienza per sua natura prevede. Il Satanismo è un percorso libero, privo di dottrine e dogmi, privo di gerarchie fondate su gradi, livelli e grandi maestri a cui rendere conto. La struttura stessa dell’Ordine massonico entra dunque in collisione con il modus operandi della Via Satanica, ed è per questo che credo sarebbe molto difficile per un Erede di Satana tollerare i confini imposti da un’Obbedienza, così come un Massone probabilmente faticherebbe a gestire il suo cammino all’interno di un percorso sinistro ed auto determinante come quello satanico. Detto questo però penso che spesso la Massoneria, proprio come il Satanismo, venga demonizzata da chi vuole dare un nome al governo ombra che controlla la nostra società. La verità però è che quando la società stessa può permettersi di dare un nome al suo Nemico allora di conseguenza già dovrebbe capire che quello non è davvero il Nemico. Perché il vero Nemico è quello che non puoi nominare, quello che si nasconde, magari dietro il ruolo della vittima, del buono, del salvatore, quello che se accusi vieni a sua volta condannato, dalla massa e talvolta persino legalmente. La Massoneria invece, così come il Satanismo, è sempre più spesso nella bocca di tutti e questo dimostra in parte la sua innocenza. Poi, che dietro alcune logge massoniche ci sia anche la mano del vero Nemico è un dato di fatto, ma bisogna ricordare che la Massoneria diventa uno strumento dietro il quale il Nemico può nascondersi e non il Nemico stesso. Oggi si parla spesso della Massoneria deviata ma nessuno conosce ad esempio i suoi aspetti positivi, nessuno conosce quei pochi Fratelli onesti che, anche attraverso l’arma della Massoneria, hanno lavorato nell’ombra per concedere a persone come noi valori che diamo per scontati, come l’istruzione e la libertà. Per quanto riguarda la mia esperienza non ho mai accettato favori dalla Massoneria, anche perché appunto non si sa mai che tipo di loggia si nasconde dietro quel nome, però con molta obbiettività posso dire che come ho conosciuto molti massoni corrotti ho conosciuto anche Massoni seri, onesti e realmente mossi da un ideale puro.

8) Ha mai sentito parlare di Alister Crowley: un famosissimo massone definito da moltissimi esperti uno dei più importanti satanisti della storia?

Crowley  è stato senza dubbio un celebre Iniziato, una persona intuitiva, creativa, un vero pazzo in senso buono. Intendo dire che Crowley dalla sua follia, dal suo caos, ha saputo attingere, ha saputo ascoltare la voce del suo inconscio e degli Spiriti. Però purtroppo la cosa secondo me si ferma qui, non c’è stata una reale evoluzione nel suo percorso, si è arenato ad una rielaborazione nemmeno troppo originale delle antiche tradizioni e non è mai andato oltre. E in questo non c’è niente di male, discendere nel proprio Abisso per poi dare forma visibile ai nostri archetipi è una fase importante dell’Iniziazione, però nell’Abisso non possiamo soltanto scendere per pescare qualcosa di utile e poi risalire per sedersi in trono e autoproclamarsi grandi profeti. L’Abisso è certamente un luogo in cui discendere ma senza dubbio esige anche di essere attraversato. Ecco, ritengo che Crowley invece si sia presentato al mondo come un grande maestro prima ancora di aver davvero attraversato l’Abisso, prima ancora di aver completato davvero il suo Cammino Iniziatico. In virtù di ciò posso dire che considero Crowley una persona interessante, un uomo che ha viaggiato e sperimentato, ma sicuramente non lo ritengo un Satanista. Crowley ad esempio contemplava soltanto l’aspetto edonistico del Culto, si dava ad eccessi estremi, un ausilio per lui fondamentale, mentre noi Satanisti crediamo anche nell’auto disciplina e nella sfida dei nostri limiti, oltre ogni dipendenza. Per noi la libertà non sta nel fare qualunque cosa fino a distruggersi, bensì nel poter vivere in linea con la nostra natura, dandoci anche un ordine, degli obbiettivi, delle colonne portanti su cui costruire noi stessi. Crowley è rimasto eternamente confinato nella sfera dell’Iniziato “adolescente”, dove esiste soltanto il pathos legato ai contatti, dove ci si atteggia a grandi maestri sfoggiando agli occhi dei profani conoscenze trite e ritrite, ammantandole un po’ di mistero con l’uso di un linguaggio forzatamente ermetico. Poi si sa, in un mondo di ciechi chi ha un solo occhio viene considerato un Re, però per quello che mi riguarda, da Iniziata sulla Via di Satana, rispetto il lavoro di Crowley, credo possa fornire molti spunti utili, ma sinceramente non lo considero completo. In ogni caso anche su di lui, amato da tantissimi occultisti e odiato da tantissimi cristiani, si è detto di tutto e di più e come sempre la verità finisce per perdersi nel mito.

9) Cosa ne pensate voi Satanisti del mondo dell’alchimia?

L’alchimia è uno strumento utile per comprendere la simbologia e l’ermetismo dietro il quale si cela il Magnus Opus, l’opera magna che permette ad ogni Iniziato genuino di riscoprire se stesso ed ascendere a nuovi livelli di comprensione. Anni fa elaborai un sistema che definii “Via dei Segni”, fondato proprio sull’energia celata dietro il Simbolo. Intuii che la struttura reale del mondo fenomenico fosse in realtà non dissimile da un tessuto umido e interattivo direttamente influenzabile dalla nostra stessa (in)coscienza. Compresi che gli occhi non vedevano semplicemente l’Immagine ma che la creavano, e che dietro ogni apparente forma visibile si celava una sorta di codice composto da elementi vuoti ed elementi pieni. Negli anni ricostruii così questo codice, in modo sempre più articolato, fino a trasformare la realtà stessa in uno strumento di comunicazione con gli Enti e con la Memoria. Ecco dunque che l’alchimia si rivela a suo modo un antico strumento d’interpretazione di quel codice o per lo meno una chiave utile ad aprire alcune porte che, se varcate, offrono nuove possibilità di comprensione.

10) Qual è la vostra idea di vita ultraterrena?

La vita ultraterrena non è determinata da un luogo bensì da una condizione. Per capirci potrebbe dire che per il ghiaccio probabilmente il vapore acqueo potrebbe apparire come un fantasma, ma nei fatti è sempre e solo acqua che ha cambiato la sua condizione. Non esiste dunque realmente il soprannaturale, perché tutto è Natura, nel suo lato visibile e in quello invisibile, ma pur sempre parte dell’Essere in Atto. Il mondo ultraterreno è diverso poiché vige secondo un differente ordine, un ordine che non comprendiamo e che pertanto definiamo Caos. In quel mondo, che banalmente possiamo definire Astrale, non esiste il concetto di spazio e tempo come qui, pertanto ogni cosa diventa possibile e non più limitata dai confini terreni. Morire significa pertanto accedere definitivamente a quel mondo, sebbene poi il destino personale possa variare appunto da individuo a individuo. C’è chi resta in sospeso in quel mondo creando una sua bolla esistenziale, c’è chi torna nella carne per portare avanti il suo ciclo di reincarnazione nella realtà meta-tronica, c’è chi resta in sospeso fra mondi come uno spettro e chi invece accede ad altri piani esistenziali più complessi. Nei fatti religioni e filosofie sono state da sempre a scannarsi fra loro per far prevalere la propria verità, il tutto senza però rendersi conto che ognuna di queste verità coesiste con le altre e che l’una non esclude l’altra. Perché se esistono infinite varianti nel limitato mondo terreno puoi ben immaginare quante ne possano esistere in quello ultraterreno.

 

Cosa ne pensate dell’intervista? Che idea avete sull’ Unione Satanisti Italiani? Diccelo con un commento e condividi questo articolo con i tuoi amici. Per sostenerci lascia un like alle pagine “L’ Ingrato” e “L’ Ingrato sul territorio”..

Marco Galletti.

2 pensieri riguardo “UNA CHIACCHIERATA CON LA FONDATRICE DELL’UNIONE SATANISTI ITALIANI

  • 24 Aprile 2019 in 10:20 pm
    Permalink

    Finalmente un’intervista condotta secondo intelligenza, educazione e preparazione cuturale. L’Unione Satanisti Italiani sta portando avanti un progetto nobile e valido culturalmente che merita attezione e soprattutto rispetto, al di là dei riconoscimenti ufficiali.

    Risposta
  • 30 Aprile 2019 in 12:28 am
    Permalink

    Questo cosiddetto “Culto delle Origini” non sarebbe comunque una vostra teorizzazione, poichè il primo Satanista nella Storia che ha dichiarato (o pensato) il Satanismo come culto più antico del mondo fu l’Americano Herbert Arthur Sloane, fondatore della setta Ophite Cultus Sathanas a Toledo (Ohio) nel 1948. Un’idea la sua, alquanto originale in un’epoca pre-internet. Ovviamente la Satanista americana Alta Sacerdotessa Maxine Dietrich era consapevole della trovata pubblicitaria di questo personaggio e non ha fatto altro che riesumarla nel 2002, quando fondò il sito https://www.itajos.com/ L’accusa che vi rivolgono è, quindi, giustamente fondata, poichè il vostro sincretismo è sempre preso da ciò che vi tornava comodo dal medesimo sito di cui sostenete di aver preso le distanze (basti vedere le poche righe con cui si assimilano nomi di diversi dei di diversi pantheon completamente a casaccio). La verità è che non volete ammetterlo e perciò ricorrete alle DISSIMULAZIONI.

    “La religiosità nel periodo paleobabilonese è fortemente pervasa dall’angoscia che infonde il dio, concepito sempre come potenza tremenda, che incute il terrore e che si adora più per placarne l’aspetto terribile e per conciliarsene lo sconfinato potere che per una profonda e sentita religiosità” / “…ma è certo che si ricollega, da una lato, alla maniera tipica di concepire la divinità come potente e terribile, ma lontana, e, dall’altro, all’esigenza di superare questa lontananza esaltando particolarmente il dio di cui si è più devoti. Da questa stessa necessità discende la presenza degli dèi personali, che hanno, si può dire, la funzione di avvicinare il divino all’uomo” [Dalla Preistoria all’Egitto, Vol.1, pag. 336, © Istituto Geografio De Agostini SpA, Novara, 2007]

    Conclusioni:

    E’ alquanto strano che se “Per il Satanista la Sapienza, la Giustizia e la Libertà sono valori importantissimi” , non sia il Satanista di U.S.I. al corrente di quanto ho riportato nelle righe soprastanti. D’altronde, il pubblico si chiederà se chi fino a pochi anni ha continuamente dimostrato di non conoscere nemmeno l’origine del termine Satana riuscirà a mostrare i risultati delle “ricerche atte a dimostrare la realtà del Culto delle Origini e della Stirpe di Satana, direttamente collegata a popoli come gli Indo-Ari (e a un certo tipo di sangue e di anima)? La risposta è già prevedibile: No.
    Quanto sostenuto dall’U.S.I. è un’offesa a tutti coloro che hanno dedicato una vita allo Studio della Storia delle Religioni comparate.

    Risposta

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