A PROBLEMI COMPLESSI, RISPOSTE COMPLESSE: L’ESEMPIO DELLA CONSULTA DI STATO.

Nel non molto lontano 19 aprile 1847, accadde un evento che, per quanto nei libri di storia non venga raccontato, si rivelerà significativo per i mutamenti che di lì a poco si sarebbero verificati in tutta la Penisola. 

Ci troviamo nello Stato della Chiesa, uno degli Stati della Penisola con il maggior controllo sulla libertà d’opinione e di stampa, caratterizzato da regolamenti molto severi, quando Giovanni Maria Mastai Ferretti sarà proclamato Papa Pio IX il 16 giugno 1846. 

Conosciuto inizialmente come Pontefice dalle idee liberali, nel primo periodo del suo mandato, decide di concedere l’amnistia per i delitti politici, la libertà di stampa, l’istituzione della Lega Doganale, l’istituzione di nuove Casse di Risparmio e di istituire la cosiddetta Consulta di Stato. La suddetta è di notevole interesse, poiché rappresenta uno dei primi tentativi di apertura alla laicizzazione all’interno di uno Stato di matrice fortemente religiosa: si trattava di un’istituzione costituita da 24 uomini provenienti dalle 11 province del Regno, scelti dai governatori dei distretti prima, e dal Pontefice poi, tutti di matrice laica, eccezion fatta per il Presidente (nominato il Cardinale Giacomo Antonelli), il vicepresidente e il consultore (nominato l’ecclesiastico Bartolomeo Bacca).

La Consulta svolgeva funzione di natura esclusivamente consultiva attorno a questioni economiche, militari ed amministrative, dalle cui riflessioni emersero interessanti progetti ed iniziative atte a migliorare il sistema burocratico statale, lo sviluppo delle comunicazioni, lo smantellamento dei monopoli e la liberalizzazione degli scambi all’interno dei confini.  La Consulta si sciolse circa un anno dopo, con lo scoppio dei moti del ’48 e la proclamazione da parte del monarca del Regno di Sardegna, Carlo Alberto, dello Statuto Albertino, a cui sulla stessa falsariga seguirono il Granducato di Toscana, il Regno delle Due Sicilie e infine lo Stato della Chiesa con la concessione della Costituzione. Lo Statuto Albertino, con l’istituzione del Regno D’Italia nel 1861, sarà esteso a tutta la Penisola. 

Sebbene la sua vita fu breve, La Consulta Di Stato diede un grande impulso alla diffusione delle idee liberali e contribuì al processo di laicizzazione dello Stato Pontificio, nonché ad una riflessione tra l’opinione pubblica, motivata e incentivata dai moti successivi, attorno alla necessità di cambiare drasticamente l’assetto di un sistema che non era più in grado di garantire uno stratificato equilibrio su molteplici fronti. Sulla stessa falsariga, è necessario ricordare che per ottenere dei risultati visibili su un determinato fenomeno o tema, occorre continuare a sviluppare un dibattito pubblico atto a evidenziare problematiche di varia natura, a cui non sempre è possibile dare una risposta immediata, sia che si tratti di laicizzazione, sia che si tratti di una drastica trasformazione della mentalità statale. 

Tra i soggetti che partecipano alla risoluzione dei problemi complessi, vi è anche la risposta dei civili attraverso la responsabilità individuale, e il senso di responsabilità non dovrebbe mai insorgere poiché si teme una punizione (secondo il modus operandi religioso), bensì da una educata coscienza, che decide di comportarsi in un certo modo poiché è un dovere etico, civile ed indipendente da chi ci osserva. 

Roberta Bagnulo 

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