SALVINI: PATRIDIOTA O TRADITORE?

Ci ha raccontato per mesi un sacco di palle e adesso ci ha condannati a una “valle di lacrime”, eppure c’è ancora gente del ceto medio che gli corre dietro.
Mesi di promesse su abbassamento delle tasse, cancellazioni delle accise, riduzione dei reati e poi, per i suoi biechi interessi, ci ha scaricato nel cesso come fazzoletti usati.
E si aspetta pure che il 19 ottobre si scenda in piazza al suo cospetto per idolatrarci un altro po’? Un altro giorno di promesse, un disco rotto di menzogne.
La classe media non ha bisogno dell’ennesimo ciarlatano che vende pentole! Il motore di questo Paese si sta ingolfando e non si merita un trattamento del genere.
L’attuale marmaglia governativa sa solo tassare e denigrare i cittadini onesti, mentre tu bivacchi alle loro spalle. Un’equazione che ti garantisce di condurre una gradevole esistenza tra chi stupidamente continuerà a seguirti e chi (l’ormai maggioranza degli astenuti) si è arreso alla meschinità della politica.
Un atteggiamento vile, subdolo e schifoso: l’approfittarsi delle debolezze e dei sogni della gente per condurre l’illusione di una vita appagante. Ad oggi solo i sistemi religiosi si erano spinti a tanto, promettendo la vita eterna!
Ti definiscono un pericolo per la democrazia, un pagliaccio, un pusillanime! Tanti, troppi termini, del tutto avulsi dalla tua natura, un fuoco di fila indegno e deplorevole portato da chi non comprende il tuo vero operato. Quando invece sei solo un programma del “sistema Italia”, volto ad illudere le masse, scopiazzando malamente le tecniche che i religiosi utilizzano da millenni.
Un’immagine mi sovviene quando penso a Salvini: la Fornero che scoppia a piangere per la sua stessa riforma. Ecco il nostro Matteo adesso piange per la sua stessa scelta di far cadere il Governo cercando di farci credere che la colpa non è sua.
E giù con le manifestazioni dell’orgoglio, col disco rotto delle mirabolanti false promesse…
L’ennesimo cospiratore di una malnata classe politica che ha condannato il Paese più bello del mondo ad essere uno schifo.
Come l’Africa ricca di risorse e bellezze viene divorata dagli squali così l’Italia viene spolpata in una continua rincorsa al voto in più, piuttosto che al benessere dei propri concittadini.

Andrea Gunetti

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