ARIA PULITA E PORTAFOGLI VUOTO

L’aria pulita, l’aria che vorremmo respirare, è una cosa importante.
Per la nostra salute, per l’integrità e l’equilibrio ambientale, per un contenimento anche della spesa sanitaria, per l’ecosistema tutto.
Impegnarsi quindi perché vi sia una coerenza tra i nostri comportamenti e il dispiegarsi di un ambiente salubre, passa anche da una politica che sappia adottare le opportune misure per salvaguardare la nostra salute.

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IL PRIMATO DELLA POLITICA UMANA CONTRO LA TRACOTANZA DELL’ECONOMIA

Che cos’è davvero la democrazia? E cos’è la libertà?
L’unione Europea può essere definita democratica? È il prologo di una lunga intervista con il Prof. Valerio Malvezzi, una persona di straordinaria cultura, di fecondo eloquio, e di profonda capacità analitica della storia.
Con lui ho affrontato i temi della globalizzazione che lui declina equipollente alla glebalizzazione, ovvero alla trasposizione colpevole di una contemporaneità che vuole servi della gleba e non uomini, relegando ad un’oligarchia la ricchezza, massificando invece la povertà, in un rovesciamento etico in cui ai pochi va molto e ai molti va poco.

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L’AMARO DI TORINO SI CHIAMA APPENDINO

“Sala ha ragione non si può mettere Milano alla stregua dell’Appendino, Milano è un’altra cosa”. A dirlo l’Assessore Riccardo De Corato ai cronisti, in Regione Lombardia. L’attenzione verso le agenzie che arrivano da Roma, fanno aumentare le fibrillazioni sul tema delle Olimpiadi.

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FINE DEL QUANTITATIVE EASING, Tria in Cina per vendere il debito: l’inizio della fine.

Nel giorno in cui Salvini passa tra due ali di folla a Viterbo come Cristo a Gerusalemme, possiamo forse cominciare ad interrogarci: che cosa è realmente in grado di fare questo governo dopo le promesse fatte in campagna elettorale?
E soprattutto: dopo aver detto e sostenuto che i nemici del popolo sono i comunisti, perché stanno per andare a vendere il nostro debito proprio ai comunisti?

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MUJICA: “Per guardare al futuro serve una Europa unita”

In mattinata l’ex Tupamaros aveva incontrato Beppe Grillo presso il locale di un barbiere.
Forse il leader Cinque Stelle voleva comunicare che lui è l’uomo che vuole fare barba e capelli alla nomenclatura italiana.
Chissà come sarà rimasto impressionato Mujica, ferito sei volte da armi da fuoco durante la sua militanza rivoluzionaria socialista a difesa dei lavoratori della canna da zucchero e poi incarcerato e torturato nelle galere del suo Paese, nell’ascoltare il milionario leader italiano che guida la rivolta dalla sua mega villa.

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L’ASSURDA BUROCRAZIA DEL COMUNE DI MILANO

L’appuntamento me l’hanno fissato un mese dopo la scadenza della mia Carta d’identità che il 31 Luglio faceva segnare il suo Big ben.
Appuntamento dunque per il 31 Agosto.
Per fissare l’incontro ho dovuto comporre lo 020202.
Ho aspettato circa un quarto d’ora, per riuscire a parlare con l’addetta del Call center del Comune di Milano, e poi ho fissato l’incontro.
Ore 11.30, Via Larga, con un codice identificativo per l’operazione.

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IL GELATO DELLA DISCORDIA: FRAGOLA, MENTA E PUFFO

Una immediata critica veicolata su giornali e rotocalchi aggredisce nel più classico schema dittatoriale la povera impiegata, rea di essersi opposta al nuovo leader supremo e Maximo del mondo libero.
Le nostre telecamere virtuali però ci suggeriscono qualcosa di differente, a quanto pare la signorina della gelateria non aveva neanche riconosciuto il nuovo difensore della democrazia,

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L’OROLOGIO DI MILANO FA TIC TAC

L’ormai “vecchia novità” portata in campo dai 5 stelle nell’utilizzo del web a scopo propagandistico è è ormai sdoganata e altri mercificato hanno colto le potenzialità dello strumento, come ci suggerisce il “fenomeno” salviniano.
La gente non si informa più, questo era un dato di fatto anche nelle precedenti elezioni, ma attualmente siamo di fronte ad un nuovo strumento che semplicemente indottrina l’elettore trasformandolo in un lobotomizzato funzionale chiuso in un recinto ideologico foraggiato a dovere, a corrente continua da un fronte di informazioni paradossalmente a senso unico.

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