ERIC CLAPTON, LA “CREAM” DEL ROCK
Eric Clapton è uno dei protagonisti che incarnano l’essenza stessa del rock. Stiamo parlando di un personaggio talmente influente per la storia del genere da poter essere tranquillamente definito una vera e propria divinità del rock. Un vero e proprio talento, sbocciato in tenera età e destinato al successo fin da giovanissimo.
Da adolescente riceve in regalo una chitarra acustica a cui dedica lunghe sessioni di studio per poter imparare con dedizione e perizia gli accordi che diventavano via via sempre più difficili a tal punto di manifestare il desiderio di desistere dall’apprendimento. Ma per fortuna la sua determinazione ha avuto la meglio, evitando così di privare il mondo di un artista incredibilmente versatile e talentuoso.
Prima una militanza negli Yardbirds, uno dei primi gruppi rock britannici e in seguito quella con i Bluesbreakers di John Mayall, altro grandissimo artista di riferimento della scena blues inglese. Proprio grazie alla sua collaborazione con questo gruppo ha la possibilità di mettere in mostra il suo immenso talento alla chitarra con la pubblicazione, nel 1966 del celebre album Bluesbreaker with Eric Clapton.
Ha quindi inizio la leggenda di Clapton, che inizia a diventare un vero e proprio guitar hero. Nello stesso periodo compare nella metropolitana di Londra la celebre scritta Clapton is God. La carriera del nuovo dio della chitarra ha una svolta quando nel 1967 incontra il batterista Ginger Baker, il bassista e pianista Jack Bruce con i quali darà vita ai Cream.
Grazie a questo super gruppo composto da artisti virtuosi registra alcune delle canzoni più famose della storia del rock, tra le quali Sunshine Of Your Love, White Room e Badge. Ma inspiegabilmente, mentre i Cream ( e di conseguenza anche Clapton) sono all’apice del successo, il gruppo si scioglie.
In quel periodo un ragazzo di nome Jimi Henrix si affaccia sulla scena del rock con tutto il suo incommensurabile talento, con il quale ben presto il “dio” Clapton deve misurarsi. Ne nascerà una rivalità che sfocerà presto in una sincera e profonda amicizia che durerà fino alla morte del chitarrista americano che Slowhand vivrà come una profonda crisi personale dalla quale riuscirà ad uscire grazie all’aiuto di amici e della musica.
La carriera di Clapton verrà segnata da grandi successi professionali e da grandi lutti personali che lo segneranno profondamente, come la prematura scomparsa a soli quattro anni del figlioletto Connor che cade dal balcone di un grattacielo di New York dove si trovava con la showgirl Lory Del Santo, all’epoca moglie e madre di suo figlio. Riuscirà ad elaborare il lutto aprendo nuovamente le porte alle sonorità del blues al suo stile musicale e dedicandogli la struggente Tears In Heaven.
The Man Of The Blues artista poliedrico ed ispiratore, negli ultimi tempi ha dovuto fare i conti con una neuropatia periferica, malattia che gradualmente lo limiterà nei movimenti e che porterà inevitabilmente l’addio alle scene di uno degli artisti più importanti della storia del blues rock.