DANARI ED AQUILE

In Italia siamo bravissimi a passare da un eccesso all’altro. Dalla cancellazione delle vestigia fasciste (Boldrinate estive) alla retribuzione/indennità parlamentare.
Quest’ultima è stata concepita per far sì che tutte le classi sociali potessero accedere alla politica (all’epoca dello Statuto Albertino chi poteva dedicarvisi erano solo i nobili/gente estremamente ricca).
Per riadeguare la ormai degenerata situazione basterebbe una riduzione delle retribuzioni in base alle effettive capacità, inoltre una seria e severa selezione da parte dello stato  sulla cultura/moralità dei “politici” che assurgono a qualsivoglia carica.
Inoltre per risanare il nostro Paese bisognerebbe pensare a ben più gravi problemi.. non è una novità che i politici, prima delle vacanze estive, lancino sempre al popolo dei temi che tengano impegnati sul tutto e il niente.
Basti pensare a come è scritta questa legge (la quale agisce sullo 0,02% della spesa pubblica) che nel caso riesca a passare anche al Senato.. verrà definitivamente annullata, per la sua palese incostituzionalità, dalla Corte Costituzionale.
L’unica utilità risulta essere il sottile ed ulteriore imbroglio ai danni dei cittadini.
I tempi della politica uniti a quelli della Corte Costituzionale saranno biblici, addirittura fin dopo le elezioni del 2018, così da garantire al PD di prendersi il merito dell’abolizione dei vitalizi, e al M5S di poter rivendicare d’esser stati loro i primi promotori).

Una bagarre estiva tutta all’italiana insomma.

Andrea Gunetti

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