LIBERA NOS A MALO

Non invochiamo il dio polveroso e distratto, noi ingrati, di lignee statue e dorate icone ce ne fottiamo.
Che siano nostri testimoni i nordici Asi, Che siano Thor, martello degli dei ed Odino, suo padre, brandendo la sua lancia Gungnir a farci da testimoni.
Che intervengano gli Annunaki sumeri,  Inanna, Enki ed Enlil a soppesare l’iniquità che ci opprime, l’assurdo che ci attanaglia, il marcio che insozza l’aria che respiriamo.

Barbaramente e brutalmente l’ignoranza affligge questo mondo, l’incolto ed il malvagio assurgono ad alte vette ed il popolo soffre, schiacciato da ingiustizia, brutalità e menzogne.
Un volgo inquieto che sostiene padroni immeritevoli, lascivi predoni che si nutrono di ancestrali valori, gretti e menzogneri pusillanimi che s’accrocchiano attorno a vati d’odio e rancore.
Sigh Heil urlati a squarciagola come nei peggiori crepuscoli della storia, adeguata sonorità di un mondo in decadenza. 

Giudicate o dei ancestrali e maledite chi conduce questo nefando gregge all’alta scogliera per il suo ultimo e sanguinoso sacrificio.
Maledite chi si fa’ gioco delle leggi, chi s’appropria dei beni del popolo e se ne vanta, chi giura su falsi dei e vangeli la sua santità, chi si accompagna all’iniquo ed al traditore, chi ha l’animo corrotto dal potere.
Un suono terribile erompe da bocche urlanti, guance solcate da fiumi di lacrime, occhi spenti, carni consunte.
Questo popolo sofferente, colpevole d’aver creduto in promesse mai esaudite si riunisca attorno ai troni d’argilla eretti per sostenere le terga dei potenti e li abbatta, affinché l’afflizione, prezzo che ogni uomo deve pagare per la sua esistenza, sia quantomeno elargita con equanimità. 

Questo è un inno alla morte, al caos, alla distruzione.
Giunga rapida e cancelli una umanità derelitta e colpevole.

Non siate razzisti.
Non odiate l’altro perché diverso da voi.
Non odiate una persona per il colore della pelle, per la diversità del credo o della classe sociale.
Non odiate un’altro perché di una cultura diversa dalla vostra o perché di differenti idee. 

Odiate gli altri in quanto “esseri umani”.

Christian Longatti

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