NELLA FIGURA DI CONTE L’ITALIA RITROVA LA SUA STABILITA’

Per troppi anni la politica italiana ci ha fatto conoscere politicanti da strapazzo e nullafacenti, giullari e saltimbanchi, cazzari e criminali, giornalisti e veline.
Di tutto purché non fossero politici capaci, uomini a cui sta a cuore non il proprio tornaconto, ma il benessere della comunità.
La figura di Giuseppe Conte spicca in questo marasma, un uomo non avvezzo, di certo, alle angherie perpetrate dalle segreterie politiche ma che negli ultimi due anni ha “sciacquato i panni” nella cloaca della politica nostrana.
Se il Conte gialloverde era insicuro, limitato e relegato al ruolo di pacere tra due contendenti, nel giallorosso ha trovato la sua dimensione e forte dell’iniziale promessa fatta “sarò l’avvocato difensore degli italiani” ha portato freschezza e serenità.
Quella serenità che mancava da molti anni in Italia. Il riferimento, nello specifico, va in primo luogo alla realtà dell’imprenditoria, poiché in questo campo, spesso e volentieri, per avviare e condurre solide aziende non servono investimenti a pioggia, bensì serve avere ottimi rapporti col Paese ospitante. Più un Paese offre stabilità più è appetibile, tutto il discorso si può ridurre alla frase “patti chiari, amicizia lunga”. L’Italia in questi ultimi decenni è diventata un autentico campo minato per chi vuol fare impresa; tra legislazioni poco chiare, pareri contrastanti tra istituzioni, scaramucce politiche ecc…
L’attuale Presidente del Consiglio sta dimostrando d’esser l’uomo di cui ci si possa fidare. Certo la compagine governativa non si trova nel migliore dei momenti, ma è proprio in momenti come questi in cui si soppesano le doti e le qualità di chi ci governa.
Noi Ingrati plaudiamo al tentativo di nascita di un ipotetico “partito di Conte”, poiché il banco di prova in cui si è cimentato ci ha dato l’immagine di un uomo onesto, schietto e responsabile. Tener testa a Salvini ed ai sovranismi, mantenere una posizione sul fronte europeo sconvolto dalla guerra economica tra Russia, Cina e Stati Uniti senza giravolte o calata di brache tanto care alla vecchia politica sono solo alcuni esempi in cui la calma è la risolutezza del Premier hanno evitato il peggio.
Si è preso la responsabilità quando altri sono fuggiti e nonostante vi siano ancora le resistenze di una vetusta politica fedele solo agli interessi di una cerchia ristretta di individui continua a dare l’esempio di come una Nazione si debba comportare.
In sintesi Conte ci ridà la speranza che quella ormai dimenticata politica social/liberale possa rinascere.

Andrea Gunetti

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