VIETATO CRITICARE SALVINI

L’Ingrato ha il primato di essere stato tra i primi giornali ad aver apertamente criticato matteo salvini, reo a nostro avviso (tra le altre cose) di aver distrutto gli ideali di un movimento a di averli sostituiti con il puro arrivismo politico della peggior specie.

Da sempre con i nostri articoli rendiamo evidenti le mancanze di questo individuo e dei suoi servi, spieghiamo il loro punto di vista, definiamo insomma il concetto di salvinismo, che come ci è già capitato di dire è il più deleterio cursus politico che si sia mai visto in Italia.

Questa nostra attività, anche a causa delle infinite mancanze del succitato ministro, non ci lascia mai senza argomenti tanto che spesso abbiamo l’imbarazzo della scelta su tematiche ed argomenti da trattare per evidenziare le assurdità di questo triunvirato fantoccio.

Oggi ci è impossibile non parlare della permalosità di salvini che come un fanciullo viziato si offende e piagnucola minacce a chiunque si azzardi a criticarne l’operato (a parte le parole tuttavia di fatti se ne sono visti pochissimi).

In questi giorni i media hanno dato risalto alla notizia che il felpetta ha querelato un cittadino a causa di alcuni commenti forti che gli sono stati rivolti su Facebook.
Malgrado il punto di vista del querelato sia decisamente in linea con il nostro, siamo dell’avviso che abbia esagerato con il suggerire al felpato di spararsi in bocca, un più formale “dimettiti” sarebbe bastato.

A causa di questo estremo suggerimento, salvini e la lega tutta hanno deciso di chiedere ventimila euro di danni al poveretto.
Ci potrebbe anche stare, così magari incominciano a restituire qualcuno dei danari che hanno “perduto” e di cui nessuno vuole più parlare, danari che ricordiamo, prima che maroni e salvini diventassero segretari del movimento, erano in cassa. 

Sarebbe correttissimo comunque rivalersi per un insulto così “indecente”, così “offensivo”, “inaccettabile”, “scellerato”.
Dico sarebbe ed uso il condizionale poiché purtroppo con la scelta di attaccare questo cittadino la cui unica colpa è quella di non essere d’accordo con il salvinipensiero hanno aperto un vaso di Pandora.
Un vaso che contiene tutti gli insulti, le volgarità, le minacce (anche di morte) che noi giornalisti non allineati subiamo quotidianamente dalle schiere salviniane, dai loro gruppi di comunicazione, dai loro militanti e da chiunque sia rimasto infettato ed insozzato dallo squallore delle ideee salviniane.

Minacce che fanno sembrare quelle che il povero felpetta ha ricevuto su Facebook dei messaggi d’amore.

Noi ingrati siamo abituati alle minacce, in lega eravamo stati minacciati fisicamente da alcuni militanti, coperti e protetti dalla dirigenza salviniana allineata, e comunque abbiamo continuato a scrivere, a denunciare le volgarità delle loro follie.

Esorto tutti i colleghi editori e giornalisti ad unirsi per dare lustro al libero pensiero, al senso di giustizia, al basilare concetto di buon senso, uniamoci in una causa comune contro la lega e salvini, una causa che definisca incontrovertibilmente la loro responsabilità nell’aver esacerbato ed inquinato le anime già provate di troppi nostri connazionali e di averli incitati a seminare odio e violenza sui social e nella vita reale.
Se salvini vuole soddisfazione è corretto, così come è corretto che le migliaia di giornalisti offesi e bistrattati ottengano la loro.

Siamo migliaia, persone che subiscono attacchi costanti ed incominciano a temere per la propria incolumità, rei di avere idee diverse ma che hanno tutto il diritto di esprimerle, difendiamo il diritto di espressione, difendiamo la libertà.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

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