PROCESSARE SALVINI PER CONDANNARE UN’ITALIA MORENTE

Confini e barriere, paura del diverso, odio e rancore per chi ha differenti idee religiose o per grazia di dio non ne ha affatto, povertà intellettuale e morale, ciarlataneria da baruccio di periferia e faciloneria mediatica spinta sempre più diffusa per cogliere il maggior numero possibile di minus habeas.
Conduttori  e giornalisti un tempo rispettabili che ormai si comportano come e peggio di scimmie urlatrici e che ci bombardano con le loro nauseanti menzogne in hd sui canali di questa nazione morente.

131 persone erano bloccate su una nave al largo, 131 esseri umani, venti dei quali bambini, molti di loro provati dal viaggio e dalle privazioni.

Ma quelli sono neri, sporchi e portatori di malattie… invece un canadese sarebbe percepito come uno di “noi” meglio ancora uno svizzero che è persino più ricco.

salvini si sarebbe gettato lui stesso in acqua pur di strappare un selfie per una occasione così ghiotta!
Il Canada ringrazia Salvini suona meglio di il Congo ringrazia!
Ecco a che punto arriva il cortocircuito mentale di noi stessi. 

Ed è per cancellare tutto questo che è necessario processare l’uomo, poiché è l’uomo che si processa e non il politico.
L’uomo ignorante e facilone, sbofonchiatore e prepotente, l’omuncolo, il parassita sociale e non il politico, poiché politico egli non è mai stato.
Ne’ statista ne pianificatore.

Trattenere 131 persone per giorni solo per controllare i documenti??
Questo è il marketing di Morisi e Salvini, alle spese di esseri umani innocenti, oggi sono loro, domani potremmo essere noi ed a questo perverso gioco noi non ci stiamo.

Colpevole quindi, di tutti reati!
Colpevole quanto tutti i suoi sostenitori così come a suo tempo colpevoli furono tutti i fascisti.

Christian Longatti
Andrea Gunetti

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