LE CAPITAINE EST FOUTU!

Il capitano è fottuto!

Che il tempo sia la migliore delle medicine è noto da sempre, un corpo malato ma, ancora forte, riesce spesso a guarire da solo.
Sembra che questa massima si possa attribuire anche al territorio italiano. 

C’è un male terribile che affligge la nostra politica, il populismo, piaga sociale frutto di pressappochismo ed ignoranza e che schiaccia il paese verso abissi ormai purtroppo dimenticati dai più.
Un male che a dirla tutta sta aggredendo molti paesi in questo mondo marcio e che richiama a terribili momenti della nostra storia, momenti in cui il totalitarismo annientò milioni di vite e condusse l’Europa alle porte del baratro.

Un individuo autoproclamatosi “capitano” che chiede i pieni poteri senza peraltro aver la benché minima capacità politica è assurto alle cronache per aver catalizzato attorno a se una marmaglia di individui odiosi ed irritanti che lo hanno portato alle soglie del potere.
Un “capitano” di un canotto forse, o di un pedalò saprebbe fare di meglio, perlomeno avrebbe chiaro in mente che la sicurezza dei suoi passeggeri è il primo pensiero che deve avere.
Costui invece mente, mente spudoratamente e continuamente, mente a tal punto da non saper neppure lui se sta dicendo la verità.

Confonde volontariamente le già ottenebrate menti dei suoi elettori e fomenta odio e rancore allo scopo esclusivo di ottenere il potere e poi, come ha da semper dimostrato, continuare a mentire per assicurarsi il potere.
Attaccato giustamente da ogni parte politica degna di esistere, risponde sempre con lo stesso adagio, puntando il dito sull’immigrazione o sulla sicurezza, senza mai rispondere alle domande dei giornalisti che, sempre più pressanti richiedono chiarezza a fronte di accuse gravissime di corruzione.

Comportamenti indegni di un essere umano e men che meno di un leader che portano questo “capitano” a mentire ancora, con borbottii sconnessi, faccine da idiota ed accuse ai sinistri che lui vede ovunque, probabilmente anche nella tazza del suo mattutino caffè rigorosamente italiano.

Ma ecco che giunge un uomo che pare sia in grado di piegare questo bugiardo seriale, è sempre Matteo il suo nome ma il cognome cambia e non solo quello.
Renzi, come ha ampiamente dimostrato durante il faccia faccia con salvini di questa settimana, è in grado con nonchalance di sbeffeggiare ed annientare questo mostro populista semplicemente usando la verità, il fact checking, la buona oratoria e perché no un po’ di quella ironia sana che ci si aspetta da un leader forte ed astuto.

Salvini è uscito talmente male dal confronto da accusare un malessere fisico (vero o presunto poco importa) che lo terrà di sicuro a latere dei media per qualche giorno, in attesa che il popolo della rete riduca gli sfottò mediatici a lui rivolti.
Intanto però l’Italia oggi inizia quel doloroso processo di guarigione che la porterà, speriamo, a guarire da questo brutto male chiamato populismo.

Christian Longatti

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