RE DI UNA DESTRA MORENTE

Cos’è diventata la destra oggi? una mera ombra di quel vigoroso centro destra che dalla fine degli anni 90 fino a circa un decennio fa ha saputo farsi portavoce dell’ideale liberale e moderato, cappeggiato da Silvio Berlusconi questo movimento ha catalizzato l’attenzione dei media per lustri, fino al momento in cui riuscì a portare oltre due milioni di persone a Roma in quello che probabilmente è il più grande evento politico della storia della nazione.

In sintesi possiamo affermare che la destra ha perso il connotato centrista, e di fatto se non da un punto di vista meramente propagandistico ha perso anche l’aspetto di destra.
Lo dimostra il fatto che il neo leader di questo triste gruppuscolo di minus habeas inneggia alla patria ed alla bandiera salvo poi nei fatti ritrovarsi al centro di una indagine per corruzione di portata internazionale.
Il coinvolgimento di Salvini nel Russia Gate, se la magistratura lo accerterà, definirebbe inequivocabilmente che la lega si è fatta manipolare da interessi internazionali, favorendo non gli interessi della nazione e del popolo italiano ma quelli di altre realtà politiche ed economiche.

Con buona pace dei nazionalisti nostrani possiamo quindi affermare che allo stato attuale quello che un tempo era il centro destra oggi ha ceduto il passo ad un movimento che con ogni probabilità ha l’unico scopo di rendere la nostra Europa sempre più vacillante a beneficio di USA e Russia, che non vedono l’ora di eliminare il terzo incomodo dai tavoli delle trattative.

Questa miasmatica fanghiglia cappeggiata da Salvini ci ricorda molto da vicino quello che un tempo era il PCI, finanziato dalla ex URSS, sempre per creare caos ed ottenere vantaggi politici.
Abbiamo quindi a che fare con dei comunisti moderni?, buoni solo a fare propaganda salvo poi essere unicamente interessati alle poltrone ed al potere?.
La speranza è che l’Europa sia in grado di arginare questi tentativi di destabilizzazione garantendo all’intera area Europa un futuro a cui non possiamo e non vogliamo rinunciare.

Gli scarsissimi risultati degli ultimi giorni delle compagini del compagno salvini ci rincuorano, tutti possono rendersi conto infatti di come i risultati di affluenza all’evento di Roma da lui organizzato siano stati drasticamente sotto tono.
Le fonti ufficiali dicono non più di 50’000 persone e i leghisti rilanciano con 200’000.
Siamo ben lontani da quei due milioni che Berlusconi fu in grado di portare nel 2006.
Tutto questo malgrado salvini abbia raschiato il fondo del barile invitando anche esponenti politici che definire patetici è poca cosa.

Il re della nuova destra italiana è forse salvini, ma è un re senza patria e senza corona, da lui stesso gettata nel fango per incapacità politica, umana e sopratutto per quel brutto tarlo che lo lacera da quando era bambino, la paura di essere inadeguato.

Christian Longatti

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »