ARTE E VIDEOGIOCHI – INTRODUZIONE –

Cos’è l’arte?

E’ un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni, messaggi, stati d’animo.
Un tempo la musica, il disegno, la scrittura erano elementi privilegiati per diffonderla, oggi con l’avvento della tecnologia gli artisti hanno a disposizione nuovi e potenti metodi per creare e diffondere le loro opere.

Non è una idea recente, l’utilizzo dei sistemi informatici a fini artistici ha infatti origini negli anni 70.
E’ normale, quando nasce una nuova tecnologia uno dei suoi primi utilizzi è proprio quello artistico..
nei primi anni dell’800 la fotografia si impose prepotentemente e portò addirittura alcuni artisti come il pittore Paul Delaroche, nel 1839, a esclamare: “Da oggi la pittura è morta”.

Tuttavia in virtù della sua essenza l’arte non si limita, include ed assorbe senza abbandonare alcun tipo di possibile metodo espressivo.

C’è chi sostiene che con l’avvento delle tecnologie moderne il concetto di opera d’arte si sia desacralizzato, rendendo possibile per chiunque o quasi esprimere il proprio fuoco interiore.

Negli anni 60 e 70 si iniziò ad assistere ad una rivoluzione che introdusse la moderna tecnologia nell’arte o forse instillò l’arte nella tecnologia.

Un binomio che fu la fortuna di chi come Steve Jobs fu in grado di intravvedere questo enorme potenziale nelle sue macchine, l’arte infatti, fusa nel design e nella logica dei sistemi operativi dei suoi Mac rese questi dispositivi più umani, più comprensibili alle masse e ne decretò il successo che probabilmente sarebbe giunto molto dopo se si fosse seguita la linea commerciale della IBM che li vedeva esclusivamente come dei meri elaboratori di dati.

L’arte che Jobs instillò nelle sue “creature” le rese di fatto più umane.

Quella umanità, quella vicinanza che molti artisti moderni e programmatori riescono a sentire quando usano oggi il loro computer deriva esclusivamente da quella primigenia idea che cambiò tutto.

Tutto questo accadeva decenni fa ed oggi di bit sotto i ponti ne sono passati a terabyte.

L’arte ha letteralmente invaso il mondo di internet, dei videogame, del web.

Da amanti del settore videoludico a volte capita, in questi mondi virtuali di trovarci di fronte a creazioni che lasciano sbalorditi, giardini grandi come città creati per il solo gusto di esistere o montagne trasformate in statue gigantesche, immote, austere, pronte a stupire il prossimo visitatore di quel lontano mondo sconosciuto.

Alcuni la considerano arte minore ma è pur sempre arte.
Arte che sgorga dal codice o dalla creatività di un grafico, l’uomo continuerà a cercare di riprodurre quella bellezza, quella frenesia di estrapolare dal proprio cuore e dalla propria mente quel sacro succo di vita che da’ senso al tutto.

Che sia la infinita bellezza del cosmo o una ammiccante maschera volteggiante in spazi deserti alla fine basta che ci possa dare quell’emozione che disperatamente tutti noi bramiamo.

 

Christian Longatti

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