STRISCIA LA CAZZATA DELLA NOTIZIA PREZZOLATA

Il jaccuse, perentorio e definitivo arriva dal programma di Antonio Ricci ed accusa il trapper di aver composto un brano con chiari ed evidenti riferimenti al consumo di droga.
Ovviamente le bestie da social si sono scatenate contro di lui e ne hanno macchiato l’immagine, che come sappiamo per un artista è più che importante.
Bestie che ritroviamo costantemente quando pubblichiamo articoli o commenti e che a nostro avviso dovrebbero ritirarsi dietro le mura di Jericho per attendere la loro nemesi.

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Adderall, la soluzione ad un problema imposto

La società moderna va perennemente di fretta. Basta camminare per le strade della nostra città per notare come le persone deambulino in maniera concitata verso i propri impegni, per poter giungere a fine giornata e mettere una spunta ai propri impegni, potendo dire di aver fatto il proprio dovere. Non ci vuole una laurea ad honoris causa in sociologia per comprendere che tutto ciò va in una direzione innaturale dove la mole di impegni, responsabilità e pensieri si fa man mano sempre più umanamente insostenibile.

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IL ROCK STA REALMENTE DIVENTANDO UN FENOMENO DA MUSEO?

«Il Rock è morto. Genere musicale amato da generazioni di capelloni e liberi pensatori, colonna sonora di infuocati rapporti sessuali celebrativi. Ispiratore di una vera e propria rivoluzione culturale e capostipite di diversi generi musicali sorti dopo di lui, i suoi inconfondibili riff riecheggiavano per sempre nell’eternità. Non fiori ma opere di bene”. Potrebbe essere questo il necrologio del Rock, genere musicale oramai consegnato ai margini della storia. Perché sono così drastico? Semplice. Basti analizzare una serie di fattori che, nell’immediato futuro dell’industria musicale, hanno fatto si che il Rock (e la musica in generale) diventassero una nota marginale all’interno della storia dell’Uomo.

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RED HOT CHILI PEPPERS, QUEL SOUND CALIFORNIANO CHE SCALDA IL CUORE

Ho messo le mani su un album dei Red Hot Chili Peppers per la prima volta a tredici anni. Ero nel negozio di dischi del mio quartiere, un piccolo angolo di paradiso in cui poter spendere i soldi che ricevevo dai parenti durante le feste comandate. Tra i tanti cd che affollavano gli scaffali di quel negozio, ce ne fu uno che catturò la mia attenzione. Era Californication, settimo album in studio della band californiana, destinato a diventare un classico della discografia della band e del rock di moderna concezione.

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