TAGLIO DEI PARLAMENTARI,  OSSERVAZIONI E VALUTAZIONI

Si appropinqua il giorno del referendum in cui il gregge idiota deciderà se i nostri rappresentanti dovranno essere ridotti di numero.
Sembra facile rispondere ad un quesito così banale, tuttavia il Diavolo sta nel capello ed a noi Ingrati piace il Diavolo, e con la sua vocetta discreta ci ha suggerito che non è tutto miele quel che luccica e che dietro a questo referendum c’è molto di più di una semplice e puerile riduzione del numero dei nostri rappresentanti politici.

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SALVINI SCONFITTO DAL REFERENDUM

Questo referendum, in cui l’elettorato ha definito la volontà di modificare le politiche verso modalità meno centraliste rappresenta, secondo molti quotidiani una svolta storica.
Noi ingrati ovviamente non siamo d’accordo, riteniamo che le logiche federaliste, fossero da sempre vive e pulsanti in quelle particolari aree geografiche e che più che non il successo di ieri vadano prese in considerazione le dinamiche che hanno fatto si che a votare siano stati il 57,2% degli aventi diritto in Veneto e solo il 38,25% in Lombardia.

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LOMBARDIA GIUNTA CIECA (AGGIORNATO)

Ci giunge la notizia che i dispositivi destinati al voto elettronico che verranno utilizzati nel referendum per l’autonomia della Lombardia non sono accessibili agli utenti ipovedenti e non vedenti

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BALCANIZZAZIONE, MA ANCHE NO!

Questa piaga, Identificata col termine: “balcanizzazione” ha già intasato ogni canale mediatico e sopratutto i discorsi degli indignati cronici e degli opinionisti de noialtri.
Anche importanti giornali hanno ripreso questo fil rouge, Il sole 24 ore, in un interessante articolo del primo ottobre si sofferma sulla definizione del termine ribadendo il grave rischio che corriamo.
A noi ingrati tuttavia qualcosa non quadra, anzi direi che proprio non ci convince.

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INDIPENDENZA CATALANA, A CHI GIOVA VERAMENTE?

Il popolo catalano si è recato alle “urne” questa domenica, un referendum strano, dalle caratteristiche che più hanno a che fare con interessi geopolitici che con le reali necessità delle persone.
D’altronde chi ha un minimo di cultura storica sa bene che qualsiasi rivoluzione, pacifica o cruenta è sempre stata manovrata da interessi economici ad alto livello a cui poco o nulla interessava il benessere degli individui.

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