DIO HA ABBANDONATO L’ITALIA

Tutto sembra procedere come da copione nella Terra dei Santi Lotofagi. Usando un termine giovanile, è tutt’apposto. Ma come da sempre accade nel Paese dell'(im)possibile è una tranquillità apparente. Apparentemente la situazione politica viene abilmente calmierata da polticanti da quattro soldi, ben attenti a non perdere l’occasione di tenere ben adese le loro tristi terga alle colorate e costose stoffe delle poltrone sulle quali sono seduti da troppo tempo e per troppi soldi.

Paroloni inutili, privi di qualsivoglia significato, buoni solo per masse di persone in grado di andare in visibilio al bagliore del primo metallo di bassa qualità. E se facile ingannare il popolino in questo modo figuriamoci quanto lo sia per chi lo fa da millenni.

La Chiesa, imbonitrice per eccellenza, è una delle concause principali della situazione con la quale ci ritroviamo a dover combattere quotidianamente. Non importa se un giovane non riesce a trovare il suo giusto spazio all’interno di una società che porta sempre di più ad un ribasso della qualità generale, svilendo l’individuo nella sua dimensione umana.

Non importa se persone che hanno lavorato una vita, che hanno fatto la storia della nostra vituperata patria, sono costrette ad andare a rovistare tra i rifiuti di una giornata di mercato, vergognandosi di essere un peso per un Paese che credevano fosse il loro.

Non importa se stiamo diventando il supermarket del mondo, dove le nostre aziende più importanti vengono aquistate da chi mette sul piatto la cifra più alta.

Non importa se non riesci a pagare le tasse a causa di uno Stato assassino che a cui nulla interessa se non attingere al tuo plasma come la peggiore delle sanguisughe. Tanto, se ti fai fuori per la disperazione, sei un problema in meno per il Servizio Sanitario Nazionale.

Questo non è l’ennesimo articolo populista del caxxo ma l’angosciante elenco di ciò che accade ogni giorno nel nostro Paese e a cui siamo abituati. Apprendiamo la notizia, ci incazziamo per quei tre minuti necessari per inveire contro le istituzioni e poi di nuovo a sperare che la nostra squadra del cuore vinca contro l’avversario di turno.

Tanto l’importante è essere buoni e disponibili con il prossimo, per poter avere un confortevole posto in paradiso alla destra del Padre. E una nuova domenica avrà luogo, dove da Piazza San Pietro il messaggio sarà sempre lo stesso: porgi l’altra guancia. A qualsiasi costo, qualsiasi sia la conseguenza alla quale si va incontro.

Quando il saggio indica la Luna, lo stolto fissa il dito rimanendone sorpreso. In svariati millenni dalla sua esistenza, la Chiesa ha sempre avuto bisogno di persone che scambiassero delle semplici lampadine per l’immensità della volta celeste creata da una forza superiore. Il problema è che abbiamo un fottuto bisogno di sentirci rassicurati da qualcosa di cui non abbiamo alcuna prova che esista realmente ma alla quale possiamo aggrapparci quando non siamo abbastanza forti per avere il polso delle situazioni. In piedi. Seduti. In piedi. Seduti. Andate in pace. Amen.

Hank Cignatta

 

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