LA PIENA SALVINIANA HA ROTTO L’ARGINE PENTASTELLATO

C’è qualcosa in questa deriva politica che non ci convince, le percentuali elettorali dei movimenti che hanno ottenuto il potere ( 17,79% salvini, 32,19% M5S del 73% degli aventi diritto) non combaciano con gli attuali equilibri di governo ne tantomeno convince l’atmosfera orwelliana che domina ormai nei social network.
Mentre gli organi di stampa si dividono le percentuali di mercato tra antipopulisti e governativi, o come il diktat salviniano ha imposto, tra onesti e rosiconi.
Evidenziamo come le schiere pentastellate, notoriamente attive sul web e sui social in questo periodo siano incredibilmente poco loquaci, addirittura silenti.
Lasciano spazio in abbondanza ai salviniani che lo sfruttano come se fosse manna dal cielo per spargere odio e rancore tramite tutti i canali che la tecnologia moderna ci offre.
E’ evidente a tutti ormai che Di Maio sia stato schiacciato dalla prepotenza e dall’arroganza di salvini così come è evidente che questo comportamento sarebbe stato facilmente previdibile, salvini infatti è assurto al potere grazie a questi comportamenti aggressivi che ne contraddistinguono il modus operandi da sempre, per lui tradimento ed arroganza sono strumenti da usare senza remore per l’ottenimento del potere, che è l’unica cosa che desidera.
Ci rendiamo tutti conto che DI Maio non abbia una cultura enciclopedica, tuttavia egli non è del tutto sprovvisto di acume.
Com’è possibile che questi evidenti comportamenti gli siano sfuggiti? con quale coraggio ha accettato un accordo che chiunque sano di mente non avrebbe mai neppure preso in considerazione?
Ripensando a debacle di questo genere mi sovviene un curioso episodio della seconda guerra mondiale: Il patto Molotov-Ribbentrop che sancì nel 1939 un accordo di non belligeranza e di alleanza tra Hitler e Stalin che non credeva che le potenze europee sarebbero state in grado di limitare le brame territoriali di Hitler.
Stalin, malgrado avesse iniziato i preparativi per difendere il suolo russo rimase talmente scioccato quando gli comunicarono che HItler aveva dato il via all’operazione Barbarossa che, sconvolto, si isolò per quasi una settimana nella sua dacia rifiutando la realtà e lasciando che i tedeschi ottenessero il vantaggio che permise loro di arrivare a Stalingrado.
Stiamo forse assistendo ad un episodio analogo?
Pare che ormai i salviniani siano giunti alla loro iconica Stalingrado, sarebbe tempo che la massiccia organizzazione pentastellata si incominciasse a muovere contro le truppe che stanno defraudando il loro territorio, altrimenti rischiano che dei loro ideali e del loro movimento non rimanga null’altro che uno sbiadito ricordo.

Christian Longatti
Andrea Gunetti 

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