CAMACHO CRIOLLO, “L’INFAME” GUSTO DI UNA PAUSA DI QUALITA’

Nel corso delle nostre ricorrenti scorribande tra le riserve più nobili del fumo lento, questa settimana l’attenzione de L’Ingrato Smoking Club si è focalizzata su un prodotto che non avevamo ancora avuto il piacere di recensire fino ad ora. Tra i vari Davidoff Primeros, Cohiba, Romeo y Julieta, Partagas e Montecristo un nome si eleva dalla vetrinetta nella quale esso era risposto per sbaragliare tutta quella blasonata concorrenza.

Il nome Camacho, stampato in nero su tubi metallici di un accesa gamma cromatica variante dal giallo canarino al rosso più intenso, svetta su tutti gli altri guadagnandosi la nostra tiepida fiducia nel provare un sigaro del quale ignoravamo anche solo l’esistenza.  Parlando con il titolare della tabaccheria scopriamo che quella gamma cromatica va a delineare la corposità e l’intensità dei tabacchi con i quali vengono prodotti questi sigari sudamericani.

Scegliamo la variante Criollo ( ovvero quella più leggera delle tre tipologie disponibili in quel momento), assai curiosi di testare un “nuovo” sigaro decisamente non econimico ma neanche eccesivamente esoso. Alla prova tattile il sigaro si presenta ben compatto e riempito, con un anilla più grande rispetto a quella presente su altri sigari dello stesso formato (cubani e non), la quale riporta il nome e il logo del brand ( uno scorpione) nonchè l’arrogantissimo claim aziendale: infamous since 1962. Puro marketing, certo. Ma mai come in questo caso i dettagli non sono lasciati assolutamente al caso. Anzi.

Al tatto il sigaro si presenta compatto, con un riempimento decisamente ben distribuito. La vitola del sigaro ( dimensione di lunghezza e diametro) è di 124mm per un diametro di 19,84mm, tipica della variante Robusto. Nella prova olfattiva si avverte un sentore speziato che verrà esaltato in fumata. L’accensione è agevole, con un tiraggio molto aperto che genera un fumo decisamente abbondante durante una singola boccata.

Nel primo tercio ( la parte iniziale del sigaro) si sprigionano note di nocciola e delicati richiami speziati di pepe bianco. Il secondo tercio (parte centrale) rimane pressochè immutata fino a quando non si alternano piacevoli punte legnose che porta l’esperienza gustativa con una vellutata nota finale di cioccolato.

In definitiva il Camacho Criollo è un prodotto assai gradevole, particolarmente indicato per una piacevole pausa di metà pomeriggio di qualità, per niente impegnativa e rivolta a chi non ha velleità di prendersi eccessivamente sul serio ma è in grado di godere con edonistico piglio ai piccoli piaceri della vita. Senza dubbio rimane la grande soddisfazione di aver scoperto un marchio che ci ha positivamente colpiti e di cui torneremo a scrivere.

Hank Cignatta

 

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