I SECESSIONISTI CHE VOTANO PER I SOVRANISTI

Da quando salvini ha di fatto distrutto la lega nord trasformandola da partito federalista (che come citava il suo articolo 1: ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana ) abbiamo assistito a comportamenti alterni e ondivaghi nelle schiere che un tempo si professavano secessioniste.
Anche i bossiani di ferro che non sono stati espulsi sono giunti a più miti consigli diventando dei reietti o peggio dei leccaculo.

Vi stiamo parlando di tutta quella accozzaglia dai nomi nordeggianti che sembrano usciti dagli anni 80 ed anche di quelle schiere che ancora si professano indipendentiste all’interno di questa nuova lega che come tutti sanno altro non è che un partito sovranista che strizza l’occhio ai gruppi di patridioti fascisti.

Ci fa ridere pensare a persone dichiaratamente nordiche che ancora albergano tra le mura di questa lega salviniana in cerca di qualche carruba caduta dalla tavola dei potenti.

Per onestà “intellettuale” avrebbero dovuto abbandonare questo partito farsa non appena salvini ha preso il potere ma eccoli ancora li a bivaccare cercando di sopravvivere ed adducendo le più improbabili scuse a chi li interroga sulle loro scelte politiche.
Abbiamo sentito le peggio cose in questi anni, gente che diceva che salvini per prima cosa avrebbe pensato al nord, altri che ritenevano che combattere il mostro populista dall’interno sarebbe stato possibile, altri ancora che si sono messi a leccare la mano del nuovo padrone mendicando favori e vendendo i loro compagni di partito alle terribili purghe che si sono verificate in tutta Italia distruggendo intere sezioni.

E che dire dei partiti desiderosi di far proprio il vessillo dell’indipendentismo abbandonato da salvini, semplicemente disastrosi.
Composti per lo più da transfughi e da espulsi da quello che era la lega nord, di tutti quelli che abbiamo conosciuto le persone che riteniamo adeguate alla società civile si contano sulla punta delle dita di mezza mano.

Gli altri sono individui che definire imbarazzanti è poco e che farebbero sembrare Fabio Tuiach un genio.

Cari indipendentisti, rassegnatevi, oggi non esiste in Italia un partito che vi dia la benché minima possibilità di ottenere quello che desiderate ed a questo punto c’è da chiedersi se ci sia mai stato.

Se è una Europa dei popoli quello che desiderate, ebbene è proprio all’Europa che dovete guardare se non oltre.
Uno dei progetti legati all’evoluzione dell’Europa era proprio la creazione di macro regioni legate da tradizioni e simili stili di vita, un progetto che per adesso langue in un cassetto attendendo che i sovranisti si facciano da parte e che il popolo comprenda che alla luce dei disastri politici che stiamo assistendo sarebbe forse il caso di cercare una strada più consona al benessere ed alla crescita comune.

Con la prosopopea antieuropeista degli attuali leader destrorsi vi hanno bellamente fregato, facendovi credere tutto quello che faceva loro comodo senza darvi poi neanche un contentino.

Volete veramente una Europa dei popoli? Volete che le vostre tradizioni vengano rispettate? Allora scegliete meglio i vostri leader.

Con tutti gli scandali che hanno segnato la politica indipendentista in questi anni c’è da chiedersi se appoggiare ancora la lega sia sintomo di resilienza o di idiozia.

Christian Longatti

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