DISPRASSIA: UN DISTURBO DI CUI SI PARLA ANCORA TROPPO POCO

Tracciati gli esordi nella fase evolutiva del bambino, lungo una fascia d’età tra i 2 e i 9 anni, la disprassia è una patologia della programmazione motoria che si manifesta attraverso significative difficoltà di progettazione, coordinazione ed esecuzione del movimento, sia a livello corporeo, sia a livello linguistico. Esistono differenti tipi di disprassia, ciascuna con le sue caratteristiche, tra cui si citano il tipo verbale, evolutivo, ideativo ed esecutivo.

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SATIRA, COMICITA’ E GOSSIP MEDIEVALI: LE CANTIGAS DE ESCARNIO E MALDIZER.

Tra le più antiche arti ad oggi conosciute, la satira occupa un posto di rilievo: dall’Ellenismo fino ai nostri giorni, ha sovente mutato la sua forma, ma non la sua sostanza. Usata spesso per scopi politici e sociali, la satira beffeggia e critica il buoncostume e i protagonisti di un’epoca, mette in luce le contraddizioni e le falle di un sistema, promuove e incita al cambiamento. 

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L’ULTIMA RAPPRESENTAZIONE DELL’ARTE: LA MORTE DELL’UOMO

Covid-19 ha denudato interi Paesi evidenziandone debolezze strutturali ben più profonde di quel che sembrava, a partire dall’ambito sanitario, passando per quello economico fino ad arrivare a quello psicologico. In preda ad una corsa contro il tempo per la risoluzione del problema, che pare sia sempre più distante rispetto alle previsioni sperate, l’arte pare restare in silenzio. 

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CETTO LA QUALUNQUE E CHECCO ZALONE: SCACCO MATTO ALL’ITALIANO MEDIO.

“Cetto C’è Senzindubbiamente” e “Tolo Tolo”: nel primo, padrona la politica e l’orientamento inesistente del popolo italiano in materia; nel secondo, immigrazione e politica, estera e locale. Per chi ha avuto modo di recarsi al cinema noterà che, in entrambi i casi, gli affari pubblici vengono affrontati sotto interessanti prospettive, amaramente veritiere: incapacità di giudizio, massificazione, esasperato radicamento ove non ci sono più nemmeno semi da piantare, superficialità politica e popolare.

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LA SAGA DELLE MAGLIETTE ORRENDE

Il campionato di serie A non è ancora finito, ma già si accalcano i club più blasonati a presentare le nuove divise di gioco della futura stagione sviluppando un carnaio di proporzioni cosmiche.
Le principali colpe si possono imputare alle società legate sempre meno alla tradizione in nome del profitto ad ogni costo

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GRETA THUNBERG,  QUELL’ICONA DI MARKETING CHE CI MERITIAMO

Greta Eleonora Thunberg Ernman, ormai tutti ne parlano, è una fanciulla del nord che a gran voce cerca di crepare le nostre false certezze verso l’attuale sistema economico e politico che, cieco verso gli equilibri della natura, sta portando il mondo verso un abisso di distruzione.
Critiche piovono da ogni parte su questa ragazza che, va’ detto, altro non è che un prodotto di marketing perfettamente congeniato.

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LA DECADENZA MORALE DELL’ITALIANO MEDIO

Un tempo il forte desiderio del popolo di ottenere una giusta rivalsa verso una vita di sacrifici li spingeva ad una difficoltosa ricerca del sapere, la cultura, prima oralmente e poi tramite testi scritti, si trasmetteva ed al riparo delle mura domestiche si dialogava, si evolveva.
Nel secondo dopoguerra, con le importanti conquiste sociali ottenute e con la sicurezza che ne derivava molti padri spinsero i figli a sacrificarsi sui testi universitari e l’Italia rinacque dalle sue ceneri grazie anche questi giovani che furono in grado di travalicare le barriere di classe ed ottenere riconoscimenti professionali ed umani legati non al loro nome ma al loro effettivo valore.

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SONO SCOSSO DAL GIORNO IN ROSSO

Festeggiate pure idioti, vi hanno fatto annusare in po’ di benessere per poi sottrarvelo, come solo il ladro più abile sa fare.
Siete rimasti con l’amaro in bocca e non potete credere che ogni ideologia che vi era stata inculcata aveva l’esclusivo scopo di sottomettervi al volere dei potenti.
Poveri fessi, quale progresso avete portato alla società?

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