L’UOMO CHE USCIVA I NUMERI (A CASO)

Una serie di incredibili valutazioni assolutamente al di fuori dalla realtà a cui purtroppo siamo abituati.
Se salvini fosse una persona comune, una di quelle che incontriamo al bar dove ogni tanto prendiamo il caffè sotto casa, sarebbe sicuramente uno di quelli che tutti prendono per il culo, uno di quelli che ha sempre la storiella pronta e che le spara talmente grosse che la gente gli offre da bere per ridere alle sue spalle, lo scemo del quartiere, lo zotico ignorante che si invita per pietà.

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SALVINI: PATRIDIOTA O TRADITORE?

Ci ha raccontato per mesi un sacco di palle e adesso ci ha condannati a una “valle di lacrime”, eppure c’è ancora gente del ceto medio che gli corre dietro.
Mesi di promesse su abbassamento delle tasse, cancellazioni delle accise, riduzione dei reati e poi, per i suoi biechi interessi, ci ha scaricato nel cesso come fazzoletti usati.

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VOTO AI SEDICENNI, MA SIAMO PAZZI?

In quest’anno speravamo di aver sentito abbastanza cazzate da potercele evitare almeno per un lustro ma invece a quanto pare c’è chi colto da improvvise necessità di protagonismo imita gli sproloqui del governo pentaleghista per involgarire ulteriormente il panorama delle proposte politiche della nostra vituperata nazione.

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PIU’ CHE OPPOSIZIONE, COMODA POSIZIONE

Tanto rumore per nulla e quadretti di infima volgarità umana sono il corollario di uno scisma politico che ha dell’inquietante.
A distanza di oltre un mese dal profondo rimpasto di governo si incominciano a delineare le posizioni dei vari saltimbanchi del circo politico nostrano.

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CORTOCIRCUITO ALL’ITALIANA 

Approfondire, documentare ed aggiornare costantemente le visioni politiche di questo o quello schieramento in base ai delicati equilibri geopolitici non serve più, tutto cancellato in un sol colpo di spugna!
Un cortocircuito mentale che mi addolora e spaventa al tempo stesso.

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BOCCONE AMARO PER SALVINI

Chissà cosa avrà pensato quel mattacchione di Salvini nel salire sul palco di Torino.
Con una città allo sbando, amministrata dai pentastellati, Il capoluogo torinese pareva essere un boccone prelibato, ma il boccone invece è diventato amarissimo una volta che il leader ha visto che solo un migliaio di persone lo stavano attendendo in quel di Torino (centri sociali compresi).

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ALEA IACTA EST!

Nelle ultime ore l’aggressività dei fan di questa malsana alleanza di Governo ha assunto dei contorni a dir poco preoccupanti.
Una redazione si sa è da sempre oggetto di insulti e velate minacce da parte di chi è intollerante, ma qualcosa in Italia sta cambiando, serpeggia sui social e tra la gente un malcontento manovrato.
Un interventismo partecipativo di chi nulla capisce ma vuol agitar comunque le braccia, nel disperato tentativo di ritagliarsi un c’ero anch’io da raccontare tra le mura domestiche ai batuffoli di polvere.

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